Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale - 15 / 16 settembre 2001

Ordine del Giorno

No alla legge sull'immigrazione del governo delle destre

Il Cpn del Partito di Rifondazione Comunista denuncia l'estrema gravità del disegno di legge del governo Berlusconi in materia di immigrazione. Questo disegno di legge peggiora le condizioni di vita dei migranti regolari e "irregolari", li rende più ricattabili e più schiavi delle imprese, incrementa la clandestinità, favorendo le organizzazioni criminali.

Esso esprime pienamente la cultura reazionaria delle destre; può alimentare, dopo i fatti tragici statunitensi, un clima di caccia allo straniero e di identificazione degli immigrati come nemici dell'occidente, aggrava la loro già pesante condizione di insicurezza. Il disegno di legge Berlusconi, Bossi, Fini, riesuma il principio della discendenza e del sangue; è volto ad affossare ogni prospettiva di convivenza fra uguali e diversi e di "cittadinizzazione" dei migranti. Sancisce la visione medievale di una cittadinanza subalterna alle imprese e "a termine" che rende praticamente impossibile l'esercizio dei diritti sotto il ricatto dell'espulsione dal territorio.

Le condizioni a cui vengono sottoposti i migranti riguardano tutti i lavoratori. Esse favoriscono ulteriori restringimenti dei loro diritti, li sottopone a contratti sempre più precari, ad una flessibilità sempre più selvaggia.

Si invita il partito a promuovere ovunque iniziative di opposizione, di critica e di lotta e a mobilitarsi insieme ai sindacati, all'associazionismo democratico e ai movimenti per impedire l'approvazione del disegno di legge.