Comitato Politico Nazionale
25 - 26 ottobre 2003

Dichiarazioni di voto

Rossella Letizia Mancusi
Dichiarazione di voto a favore
“Stop the wall, Stop the war”, vita, terra, libertà per il popolo palestinese e tutti i popoli del medioriente: sono le parole d’ordine della manifestazione nazionale di solidarietà con il popolo palestinese, che si terrà a Roma il prossimo 8 novembre. Su sollecitazione del comitato “Per non dimenticare Sabra e Chatila”, nel settembre scorso, si è costituito un comitato promotore, che, recependo totalmente la piattaforma di mobilitazione internazionale lanciata dalla “società civile” palestinese ed incentrata sulla criminale costruzione del “muro della vergogna”, ha proposto tale mobilitazione ritenendo necessario un unico grande appuntamento nazionale. Ai promotori si sono aggiunti senza alcuna preclusione partiti politici (PdCI, Verdi, Socialismo 2000), sindacati di base, associazioni, centri sociali, social forum, network antagonisti, rappresentanti istituzionali, singoli cittadini, e non è mancata l’adesione di molta parte dei nostri iscritti. Ad oggi manca invece, inspiegabilmente, un qualsiasi pronunciamento nazionale, ufficiale o ufficioso, del nostro partito. Per questo, consapevoli dei rischi che puÚ comportare e delle ripercussioni che puÚ avere sulle coscienze dei nostri militanti, a pochi giorni dalla manifestazione chiediamo a questo organismo nazionale un pronunciamento ed una chiara adesione.
La piattaforma proposta non contiene alcun elemento di potenziale esclusione, anzi la minoranza, che ha aderito immediatamente, ha ritenuto necessario precisare alcuni elementi di differenziazione a partire dal richiamo alle risoluzioni dell’Onu. Quale che sia la decisione di questo organismo, riteniamo necessaria l’apertura di una discussione larga e democratica all’interno del nostro partito sulla “questione palestinese”.

Gennaro Migliore
Dichiarazione di voto contraria
In occasione dell’anniversario della caduta del Muro di Berlino (9 novembre) è stato promosso un appello internazionale (prima dell’estate) per la mobilitazione contro il vergognoso muro dell’apartheid in Palestina. Questo è l’ennesimo atto dell’inumana occupazione israeliana in Cisgiordania voluto dal criminale governo di Sharon ed in nostro Partito ha immediatamente aderito all’invito, facendosi promotore di numerose iniziative sul territorio nazionale. L’organizzazione della mobilitazione è stata sia autonoma che in connessione con numerose altre strutture che danno vita alla piattaforma pacifista Action for Peace (di cui tra gli altri fanno parte la Cgil, la Fiom, l’Arci, le Donne in Nero, l’Assopace, la Rete degli Ebrei contro l’occupazione, i Disobbedienti oltre al Prc ed ai Giovani Comunisti). In risposta all’appello internazionale, Action for Peace si è fatta promotrice di varie iniziative (tra le quali l’introduzione nella piattaforma della manifestazione del 4 ottobre scorso della questione palestinese, l’avvio della campagna nazionale contro il Muro dell’apartheid a Gubbio in occasione dell’Onu dei Popoli che precede la Perugia-Assisi, la campagna di solidarietà diretta con i villaggi attraversati dal Muro). Precedute da queste iniziative dovranno tenersi due giornate di mobilitazione su tutto il territorio nazionale il giorno 8 e 9 novembre e si sta organizzando una carovana di osservatori di pace, in collaborazione con pacifisti palestinesi ed israeliani, che violi la proibizione del governo Sharon a tutta la comunità internazionale di impedire questa tragedia umanitaria.
Parallelamente alcune associazioni, che già in tre precedenti occasioni non avevano ritenuto di coinvolgere le strutture che sono impegnate in Action for Peace nella indizione di manifestazioni nazionali, hanno promosso un appello rivolto a tutte le persone, organizzazioni e strutture che ne condividessero lo spirito per organizzare un corteo nazionale l’8 novembre. I primi manifesti che indicevano la manifestazione sono stati affissi nei primi giorni di settembre per precostituire il percorso. Successivamente si è formato un comitato promotore che ha inviato una nuova richiesta di adesione. Il 18 ottobre in una assemblea nazionale di Action for Peace sono state fatte rilevare due obiezioni agli organizzatori della manifestazione: la prima riguardava il metodo ed il mancato coinvolgimento di altri soggetti nella preparazione di un appuntamento di tale importanza, senza tener conto che le mobilitazioni sono su tutto il territorio nazionale; la seconda, la più importante, che faceva rilevare la totale assenza nell’appello di indizione di due punti essenziali per la mobilitazione in Italia, ovvero la condanna del terrorismo contro i civili (ferma restando la totale legittimità della resistenza palestinese) e la valorizzazione del dissenso interno ad Israele (refusnik, piloti che si rifiutano di eseguire le esecuzioni mirate, pacifismo israeliano, ecc.). Pertanto, come del resto hanno fatto le organizzazioni di Action for Peace che menzionavo in precedenza, abbiamo ritenuto che non ci fossero le condizioni politiche per l’adesione. Ribadiamo che il nostro Partito sarà impegnato pienamente nella riuscita delle mobilitazioni per l’8 ed il 9 novembre su tutto il territorio nazionale ed avanzeremo una proposta a tutto il movimento di organizzare una mobilitazione unitaria a Napoli, in occasione del vertice dei paesi euromediterranei (che vedrà la presenza del governo israeliano nel nostro Paese) che abbia come punto centrale l’opposizione all’occupazione israeliana e la ricerca di una pace giusta per tutto il Medioriente.

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