Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 14 e 15 luglio 2018

Documento respinto

I nuovi compiti di Rifondazione Comunista: una forza comunista autonoma, per la costruzione di un quarto polo antiliberista e anticapitalista, alternativo al PD

Dopo l’insuccesso di Potere al Popolo nelle scorse elezioni politiche e i risultati deludenti ottenuti in quelle amministrative, ma soprattutto, dati gli evidenti elementi di disomogeneità presenti in tale movimento, con comportamenti che esprimono un orizzonte politico/culturale minoritario e incapace di rappresentare le più ampie istanze popolari, si evidenzia la necessità di un cambiamento di linea politica del nostro partito. Con un governo Lega-5stelle, la cui politica xenofoba getta una luce inquietante sul futuro del paese e in cui un’opposizione di sinistra non è visibile, Rifondazione Comunista deve lavorare nel paese per la costituzione di un quarto polo di sinistra, antiliberista e anticapitalista, rigorosamente autonomo e alternativo al PD e ai suoi alleati, socialmente rappresentativo e capace di parlare alle grandi masse di questo paese.
Ciò implica lo sforzo di costituire un fronte politico e sociale di opposizione, aperto a tutti i soggetti che ne condividono gli obiettivi, in cui il programma, le pratiche sociali e la collocazione politica siano il vero collante (e non equivoche soluzioni organizzative) cui concorrano forze della sinistra di alternativa nella loro autonomia, con spirito unitario. Per queste ragioni ogni ipotesi di costruzione di soggetti politici che oggettivamente si pongano nell’ottica della costruzione di nuovi partiti autoreferenziali e’, oltre che irrealista, una risposta inadeguata al compito fondamentale che ci sta davanti. Per questo la trasformazione di PaP in soggetto politico/partitico non rientra negli obiettivi di Rifondazione Comunista.
A tale proposito, Rifondazione Comunista intende agire come una forza autonoma, non cedere quote di sovranità politica, ma svolgere un ruolo rilevante nel tessere alleanze e costruire convergenze e pratiche sociali comuni. I suoi iscritti, in questo senso, non possono far parte di altre forze politiche o di soggetti che assumano tale ruolo (né tantomeno è consentita la doppia tessera, come ribadito dallo Statuto del partito). Ne’ essi possono agire in proprio, rappresentando se stessi in una nuova organizzazione, mentre il partito - in quanto tale - non ha un riconoscimento esplicito nel processo decisionale (come si prevede nel modello di costituzione di PaP). Ne', tantomeno, il partito può cedere quote della propria sovranità, come indicato nel documento a firma Paolo Ferrero, inviato a suo tempo al Coordinamento Nazionale di PaP, senza essere discusso dal CPN.
Inoltre, un riferimento comunista nel paese è indispensabile, per mantenere vivo un punto di vista anticapitalista e per contribuire, al meglio, anche alla costruzione di un quarto polo di opposizione, di cui si è detto, garantendone un profilo adeguato, chiaramente alternativo e al tempo stesso non settario. E’ in questo senso che la questione comunista non va rimossa, ne’ annacquata, favorendo un “entrismo” di fatto in soggetti dal profilo incerto, ma va mantenuta aperta per favorire riflessioni, approfondimenti, interlocuzioni e convergenze con quanti la considerano essenziale. E’ anche in questo senso che l’autonomia politico/organizzativa di Rifondazione comunista va salvaguardata.
In conclusione, Rifondazione Comunista intende invece lavorare, con pari dignità, e nel rispetto reciproco delle singole posizioni, salvaguardando la fondamentale unità del partito, con tutti i soggetti che condividano ispirazioni e finalità comuni alla costruzione di un progetto di sinistra alternativa (che abbiano partecipato a PaP oppure no), che rifiuti opzioni subalterne al PD e che da subito promuova una battaglia di opposizione nel paese contro il governo Lega-5 stelle.

Gianfranco Baldazzi (CPN)
Maruzza Battaglia (CPN)
Fulvia Bilanceri (CPN)
Rosalia Billero (CPN)
Raffaella Calvo (CPN)
Sabrina Lazzerini (CPN)
Giancarlo Onor (CPN)
Gianluigi Pegolo (CPN)
Pietro Paolo Piro (CNG)
Rita Scapinelli (CPN)
Mirna Testi (CPN)

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