Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 16 e 17 marzo 2019

Sono decine gli stabili occupati da uomini, donne e minori, nativi e migranti, sgomberati in città in cui il diritto ad una abitazione dignitosa è impedito dall’assenza di politiche di edilizia popolare.
Sono tanti i casi come Mineo e Castelnuovo di Porto in cui alla mala accoglienza verso i richiedenti asilo, praticata in passato, si risponde con la dismissione, mettendo le persone letteralmente per strada.

I tagli dei fondi da impegnare per l’accoglienza e che provocheranno diminuzione della quantità e della qualità dei servizi garantiti, nonché riduzione dei posti di lavoro di tante e tanti operatori manifestano un obiettivo dichiarato. Quello di impiegare tali risorse per promuovere rimpatri verso paesi che non rispettano i più elementari diritti umani e che fortunatamente, in gran parte non potranno neanche essere effettuati.
Soldi che verranno impiegati per costruire nuovi centri di detenzione per migranti dove si potrà essere rinchiusi per sei mesi per il solo fatto di essere presenti, senza possibilità di regolarizzare la propria posizione, sul territorio nazionale.
In questo quadro il ruolo di alcune procure della Repubblica sembra essere perfettamente in linea con i desiderata del Viminale.

Non si capisce altrimenti perché, nonostante la risibilità dei reati contestati, il Sindaco di Riace Domenico Lucano, la cui esperienza di accoglienza è considerata esempio in tutta Europa sia oggi costretto all’esilio dal suo paese. Nel rinnovare la nostra stima e il nostro incondizionato appoggio al suo immenso lavoro che ha portato quasi 100 mila persone e 2500 accademici ad appoggiare la sua candidatura al Nobel per la Pace, il CPN di Rifondazione Comunista reclama con forza il diritto di Domenico Lucano a poter tornare a Riace.

Da ultimo, in questi giorni, uno dei luoghi più meritevoli del meridione, il CSA Ex Canapificio di Caserta è stato “chiuso” per presunti problemi di agibilità dello spazio, dalla Procura di S. Maria Capua Vetere. Il Centro sociale, regolarmente assegnato, dal 1998 garantisce non solo servizio legale ed assistenza a migranti e richiedenti asilo, ma lotta al caporalato e alla criminalità organizzata, sportelli alle fasce più deboli della cittadinanza anche per la compilazione delle domande per l’accesso al REI e al reddito di cittadinanza. Rifondazione Comunista considera spazi di questo tipo veri e propri baluardi di democrazia che si impegna, con le/i sue/i militanti e simpatizzanti, a difendere.

Stefano Galieni

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