Riunione Direzione del 21 settembre 2004

Dichiarazione di voto sul documento di minoranza

Claudio Bellotti

L'accelerazione precipitosa imposta con un metodo verticista sia sulla vicenda della guerra che sull'abbraccio alla "coalizione democratica", richiede un vero e proprio scatto di protesta nel partito e nell'ormai imminente dibattito congressuale.

Da questo punto di vista, condivido la forte critica alla linea dell'accordo con l'Ulivo contenuta nel documento di Ferrando. Devo viceversa sottolineare il mio dissenso sulla proposta alternativa in esso avanzata. L'idea del "polo autonomo di classe" come lì espressa non risponde affatto al problema centrale che il Prc ha di fronte: come tracciare una strategia credibile per conquistare una posizione egemonica nel movimento operaio e nella sinistra. Il rifiuto della collaborazione di classe con l'Ulivo è una premessa indispensabile, ma non sufficiente. È necessario sviluppare una strategia e una tattica complessive che non si limitino alla denuncia del contenuto borghese del programma di Prodi e dell'Ulivo, ma che traccino una via credibile per penetrare nelle contraddizioni dell'Ulivo, dei Ds, della sinistra in generale.

Ritengo infine indispensabile che, data l'importanza del prossimo congresso e dei temi in dibattito, l'intero arco delle forze che all'interno del partito si stanno esprimendo contro l'accordo di governo sviluppi un dibattito aperto su questi temi. La responsabilità di proporre un percorso credibile ricade innanzitutto sulla sinistra del partito, cosa che finora non si concretizza in alcun modo concreto e rispetto alla quale è decisivo che la sinistra del partito a partire dell'area del compagno Ferrando si assuma le responsabilità del caso.

Il mio voto a favore del documento Ferrando va quindi inteso assieme a queste osservazioni critiche.

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