Il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista
un'Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, intervenendo durante il
Consiglio provinciale del 12 aprile che aveva all’ordine del giorno la
costituzione dell’Azienda Speciale “Ufficio d’Ambito della Provincia di
Milano”, dopo che la settimana scorsa era stata approvata l’ “Adozione
delle linee di indirizzo per l’organizzazione del servizio idrico integrato
nell’ATO Provincia di Milano, ha dichiarato:

“Il Presidente Podestà assente sia ieri che la scorsa settimana durante
la discussione delle due delibere, si è presentato all’ultimo minuto solo
per votare.


Questo fatto è eloquente sulla scarsa serietà e credibilità di un
presidente e di una giunta che stanno sciogliendo la Provincia anzitempo
liquidando i servizi per i cittadini. La propaganda non basta ed è per
questo che ho votato contro le due delibere portate in aula.

Con un’operazione gattopardesca la scorsa settimana PDL-Lega hanno finto di
promuovere l’aggregazione delle società pubbliche insediate in Provincia di
Milano.

In realtà non vogliono e non costruiscono la società unica, totalmente
pubblica, che consentirebbe la permanenza di un solo consiglio
d’amministrazione aperto anche ad una rappresentanza dei comitati e della
cittadinanza.

È un’aperta violazione dell’esito dei referendum popolari del giugno 2011
per l’acqua pubblica e una disapplicazione delle sentenze della Corte
Costituzionale (ultima la n. 320 del 2011) che vietano le società
patrimoniali di diritto privato nel sistema idrico.

Anziché occuparsi di investimenti, buona occupazione e tariffe, ci si
inchina, senza nemmeno avere il coraggio di ammetterlo, all’ossessione
privatizzatrice che promana da Regione Lombardia e dai governi nazionali
che si susseguono, rinunciando a politiche metropolitane che coinvolgano
anche il Comune di Milano.

Ancora più grave è avere voluto creare l’ufficio d’ambito per togliere ai
Comuni e alla popolazione la titolarità delle decisioni  in merito
all’acqua checché ne dica l’Assessore Altitonante.

Si parla di risparmi, ma l’unico risultato è un ulteriore sperpero
contrassegnato dalla nomina di un nuovo direttore responsabile della
segreteria tecnica ATO-Provincia di Milano per 118.000 euro annui che
come miglior merito professionale vanta quello di essere consigliere PDL
del Comune di Pavia. Siamo oltre il limite della decenza.

Sui 21 emendamenti che ho presentato, tutti respinti tranne uno, vi è
stata un’attenzione costruttiva da parte SEL e IdV e anche il PD ha
approvato l’emendamento in cui chiedevo chiarezza in merito ai conti
dell’ultimo triennio riguardanti gli investimenti e l’utilizzo della quota
parte delle tariffe già pagate dai cittadini, su cui la Provincia ha
precise competenze e su cui non ha mai rendicontato.

Ho proposto che ogni due mesi la Giunta relazioni al Consiglio provinciale
in merito all’attuazione delle delibere approvate e non sfugga al dibattito
pubblico con tutti i soggetti interessati, con i comuni, con le
organizzazioni sindacali e con i comitati per l’attuazione dei referendum
sull’acqua bene comune”.

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