Giornate di studio sulla fotografia documentaria e il fotogiornalismo (seconda edizione)


Gli organi di informazione e l'uso delle immagini. Dalla spettacolarizzazione delle news all'infotainement, passando per la concentrazione del mercato editoriale italiano fino all'analisi di un caso concreto: il processo Eternit di Torino visto dai media. Sono i temi della seconda edizione delle giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo, organizzata da Punto di Svista e Officine Fotografiche, dal 18 al 20 aprile 2012. Tre appuntamenti di approfondimento e dialogo con addetti ai lavori, giornalisti, critici e photoeditor che culmineranno con la visione, in anteprima a Roma, del film documentario di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller, Polvere - Il grande processo dell'amianto.



Mercoledì 18 aprile si parte con un seminario incentrato sulla natura dell'immagine documentaria. Condotto da Maurizio G. De Bonis (critico delle arti visive e direttore della testata giornalistica online CultFrame - Arti Visive) e Andrea Attardi (docente di fotografia all'Accademia di Belle Arti di Roma), l'incontro affronterà le tappe significative della storia della fotografia e del cinema al fine di fornire gli strumenti per comprendere la complessità della fotografia documentaria, genere per nulla monolitico caratterizzato da articolazioni diverse e sorprendenti. Il 19 aprile spazio all'approfondimento sull'uso delle immagini fotografiche sui mezzi italiani d'informazione. Discuteranno dell'argomento i photoeditor, Tiziana Faraoni del settimanale L'Espresso, Stefano Simoncini del mensile Loop, e il fotografo indipendente Luca Locatelli. L'obiettivo è mettere a fuoco, attraverso il confronto tra le diverse esperienze professionali, le differenze che i fotografi riscontrano tra la stampa italiana e quella internazionale e le problematiche quotidiane che i photoeditor affrontano nel lavoro di redazione. Il 20 aprile le giornate si concludono con l'analisi del recente processo Eternit di Torino, dove, tra gli altri, interverranno Bruno Pesce (coordinatore Associazione Vittime dell'Amianto), Nicola Pondrano (Segretario Camera del lavoro Casale Monferrato), Giampiero Rossi (giornalista e autore del libro La lana della salamandra) e Niccolò Bruna (regista). L'obiettivo è portare alla luce il disagio sociale e le battaglie civili, ma anche capire come i mass media italiani hanno trattato la vicenda Eternit e il relativo processo di Torino che, per la prima volta, ha visto riconoscere i danni dell'amianto in tribunale e le responsabilità dei dirigenti della multinazionale svizzera che lo produceva.

Per l'occasione sarà presentato lo slide show del progetto fotografico La fibra d'oro e l'assenza del fotografo Alfredo Covino e, in anteprima a Roma, verrà proiettato il documentario d'inchiesta, Polvere - Il grande processo dell'amianto, di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller, menzione speciale all'ultima edizione (2011) del festival CinemAmbiente di Torino e secondo premio al concorso Documentari italiani. Un racconto lucido che si snoda tra udienze agli imputati proprietari della multinazionale Eternit: il belga De Marchienne e lo svizzero Schmidheiny e una comunità intera, quella dei Casalaschi, che da trent'anni lotta per ottenere giustizia per i suoi 3.000 morti, tra ex operai e semplici cittadini, a causa dell'amianto. Una pesante eredità che però non impedisce a paesi come il Brasile e l'India di continuare a estrarre e commercializzare l'amianto.

Tratto da http://www.romatoday.it 

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