«Il rapporto sui primi 100 giorni del governo è un’operazione di propaganda che dimentica i sacrifici chiesti a lavoratori e pensionati italiani: questa è la cifra del governo “tecnico” – dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra – . L’esecutivo aveva come obiettivi giustizia sociale e uscita dalla crisi: e invece ha realizzato ingiustizia sociale e aggravato la crisi con i suoi provvedimenti. Ha fatto peggio di Berlusconi, perché almeno lui aveva un’opposizione mentre ora Monti parla e agisce “a reti unificate”. L’elemento portante di questi primi cento giorni è costituito dall’attacco alle pensioni e dai tentativi di smantellamento dei diritti dei lavoratori, dall’articolo 18 alla cassa integrazione. Oltre alla mancanza di una tassa sui grandi patrimoni, al taglio delle grandi opere inutili e all’assenza di provvedimenti in favore di precari e disoccupati. Altri cento giorni così sono una prospettiva drammatica per il Paese: la recessione peserà sempre di più sui lavoratori».
24 febbraio 2012
Ufficio stampa Prc