«La sorpresa dell’uovo di Pasqua del governo è che il testo della riforma è peggio di quanto annunciato ieri da Fornero e Monti: non solo ci troviamo di fronte alla manomissione dell’articolo 18 ma anche alla manomissione delle leggi precedenti relative ai licenziamenti - dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – . Con l’aumento della precarietà in entrata e il dimezzamento delle protezioni sociali in uscita si configura un organico ridisegno dei rapporti di lavoro in cui la precarietà viene estesa a tutti i lavoratori. Si rende agevole il licenziamento di lavoratori più anziani, con stipendi più alti e maggiori diritti, da sostituire con lavoratori con stipendi e diritti inferiori. Il Pd, con l’accettazione di questa riforma, si mette dall’altra parte della barricata: non è affatto una mediazione, al contrario di quanto afferma il Partito democratico, è il via libera alla trasformazione dei lavoratori in merci».

5 aprile 2012
Ufficio stampa Prc

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