di Alessandro Serra e Alessandro Corona

La Federazione della Sinistra sarda si schiera a sostegno della lotta dei lavoratori dell’ ALCOA che rischiano, per colpe non loro, di subire i devastanti effetti della crisi del settore industriale della Sardegna. La chiusura dello stabilimento di produzione di alluminio primario di Portovesme metterebbe infatti definitivamente in ginocchio il Sulcis Iglesiente, dove è già drammatica la situzione economico – sociale che i suoi abitanti stanno vivendo ormai da diversi anni.Lanciamo un messaggio di solidarietà a questi lavoratori e a quelli della miniera di carbone della Carbosulcis che da ieri sera hanno occupato le gallerie diNuraxi Figus, a -400 metri di profondità.

Siamo inoltre sconcertati dalla notizia che, all’interno della miniera, siano presenti personaggi che possono essere, a ragione, considerati i maggiori responsabili del disastro che colpisce la Sardegna e in particolare il Sulcis. E’ stata infatti la fallimentare e inconcludente politica nazionale degli ultimi 20 anni la causa principale di questa inaccettabile situazione. Qualcuno, che è stato (ed è tutt’ora) un’autorevole esponente del centro-destra e che attualmente appoggia il Governo Monti, dovrebbe vergognarsi persino di parlare dell’argomento. Alcuni personaggi si comportano come degli assassini impuniti che si presentano nella camera mortuaria per dare le condoglianze alla famiglia del morto, che loro stessi hanno assassinato.Da Comunisti sardi, siamo pertanto convinti della validità delle rivendicazioni degli operai in lotta e chiediamo che il Governo italiano passi finalmente dalle parole ai fatti, con un serio programma di rilancio industriale dell’intero territorio.
 

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