Dieci lavoratori feriti di cui cinque ustionati gravi, quattro morti e tre dispersi. Peggiora di ora in ora il drammatico bilancio dell’esplosione verificatasi all’interno della centrale idroelettrica della diga di Suviana, sull’Appennino bolognese di proprietà dell’Enel.
La deflagrazione è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi in un generatore situato nei locali che si trovano 30 metri sotto il livello del lago per motivi ancora da accertare.
Desta grandissima preoccupazione il fatto che i vigili del fuoco non riescano a entrare nei locali in cui è avvenuta l’esplosione, seguita da un incendio, nei quali tecnici dell’Enel e di ditte appaltatrici erano impegnati in opere di manutenzione.
In attesa di capire le dinamiche dei fatti esprimiamo tutta la nostra solidarietà e il nostro cordoglio alle famiglie dei lavoratori coinvolti e delle vittime accertate e chiediamo che sia fatto tutto il necessario per accertare fino in fondo le cause e le eventuali responsabilità dell’accaduto.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta responsabile nazionale lavoro
Andrea Scagliarini segretario della federazione di Bologna
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

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