di Ezio Locatelli*

Quest’anno, con molto anticipo, sono a disposizione le tessere 2016 per le quali abbiamo scelto di dare figurazione ad una delle più dirompenti crisi del nostro tempo, la “crisi dei migranti”: lo abbiamo fatto nel suo doppio risvolto: da una parte l’immagine di una fuga in massa da guerre, povertà, persecuzioni che in gran parte, come sappiamo, sono fomentate dalle potenze occidentali; dall’altra l’immagine di profughi che camminano sui binari in cerca di strade nuove contro polizie e confini fortificati a ricordarci che la patria degli sfruttati, degli oppressi, dei proletari è il mondo intero.

Ovviamente la messa a disposizione delle nuove tessere non deve frenare ma, al contrario, spingere al completamento del tesseramento 2015 rispetto al quale va segnalato un dato positivo. Per la prima volta, sulla base di elementi di maggiore chiarezza e garanzia, è stato distribuito un numero di tessere maggiore rispetto all’anno precedente previo pagamento della quota di spettanza del nazionale. Questo non significa che non ci siano ritardi da recuperare in diverse federazioni – là dove ci sono ritardi suggeriamo di far coincidere l’iscrizione 2015 a un’anticipazione del rinnovo 2016 – ma certamente un passo in avanti è stato fatto rispetto ad una gestione del tesseramento, in qualche caso, condotta in maniera approssimativa.


L’impegno, adesso, è di fare un altro passo in avanti. Per l’anno prossimo possiamo e dobbiamo puntare a un’inversione di tendenza, ad una crescita degli iscritti e delle iscritte, condizione indispensabile per una maggiore strutturazione della nostra presenza e iniziativa politica. Sappiamo bene di porci un obiettivo tutt’altro che facile dovendo fare i conti con una controrivoluzione che si è data come compito la disgregazione delle classi subalterne e la privazione di una loro autonoma rappresentanza politica. Tuttavia, guardando anche al successo della campagna del 2xmille, nostra convinzione è che ci siano non pochi margini di recupero e di crescita della nostra presenza organizzata, possibilità che stiamo registrando in diverse realtà – basti solo l’esempio di Enna e Crotone – dove il partito si sta nuovamente insediando dopo essere venuto meno negli anni scorsi.
Ovviamente la crescita del partito necessita di un impegno e di una attenzione maggiore all’organizzazione delle nostre forze. A cominciare dal tesseramento che non va più considerato un impegno minore, un’appendice secondaria del lavoro politico. Per questo è bene che la campagna di iscrizioni 2016 parta per tempo, con un impegno concentrato all’inizio, non alla fine, dell’anno. Oltre a riprendere tutti i contatti in essere, la raccolta di adesioni, questa volta, va strettamente legata a un’iniziativa politica esterna. Torniamo a parlare fuori di noi. In questo la campagna “i soldi ci sono” – una campagna di controinformazione contro i luoghi comuni e le falsificazioni sulla crisi e le politiche di austerità – può e deve costituire per i prossimi mesi uno strumento di ricostruzione di un tessuto di relazioni e di organizzazione politica.
Infine, per questo lavoro di rilancio del tesseramento abbiamo bisogno non solo di uno scatto organizzativo ma di un recupero d’identità, di motivazioni, di senso del partito. Abbiamo bisogno di questo recupero, non certo con l’idea del partitino ideologico avvitato su se stesso, incapace di slancio politico, ma tenendo insieme autonomia e unità, partito e schieramento alternativo, pensiero comunista e agire politico concreto, in rapporto stretto con i movimenti e i conflitti di società. In tutto ciò non solo non pensiamo neanche lontanamente di metterci in liquidazione. L’obiettivo che ci poniamo è di fare un salto in avanti, di farlo parimenti ad una scelta di apertura e di unità con le forze antiliberiste, stando in relazione con energie, soggettività, movimenti che sono fuori di noi. Per dire dell’importanza del lavoro che ci attende prendo a prestito le parole del compagno Gianni Alasia, scomparso pochi mesi fa, tratte dal suo bel libro “partito amato amaro partito”: “ho sempre creduto e tuttora credo al ruolo del partito, ruolo positivo che dà corpo alle idee, le fa camminare con le gambe e le teste di più uomini e donne”. Ecco per l’appunto ciò che dobbiamo fare. Dobbiamo cercare di dotarci di tante gambe e tante teste, accrescere la nostra soggettività militante per andare avanti e avere la possibilità di combattere con più incisività la nostra battaglia politica. Completiamo il tesseramento 2015, rilanciamo sul 2016. Diamoci quest’obiettivo per affrontare al meglio il tema del rafforzamento del partito e della sua presenza nella società.

*segreteria nazionale Prc-Se – responsabile organizzativo

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