dire fare rifondazione600

di Ezio Locatelli -

Cerchiamo di avere maggiore consapevolezza di noi stessi, della necessità di dare valore alla nostra soggettività politica. A maggior ragione in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando che, come e ancor più di altre crisi, tende a produrre divisione sociale, smobilitazione degli elementi di coscienza e organizzazione collettiva. Affrontiamo le ricadute regressive di questa crisi a mani nude, con pochi mezzi materiali. La nostra principale risorsa sono le centinaia e centinaia di Circoli, le migliaia di militanti sparsi in tutto il paese dediti alla lotta, alle pratiche sociali, all’iniziativa politica.

Una presenza politica preziosissima e oltremodo necessaria per qualsiasi iniziativa di ripresa unitaria della sinistra.
Nostro obiettivo è di consolidare e rafforzare questa presenza, di porci come fattore di sviluppo di un movimento unitario di opposizione e di alternativa al neoliberismo e al capitalismo in crisi. Per fare questo dobbiamo produrci in un salto di qualità: meno spirito di delega, più coscienza, più volontà, più organizzazione, più capacità di iniziativa e battaglia politica.

È con questo spirito che abbiamo deciso di far uscire un notiziario dedicato alla vita e alle attività del Partito della Rifondazione Comunista. Un notiziario indirizzato alle iscritte e agli iscritti, volto a dare impulso alle attività di collegamento e insediamento del partito. Siccome pensiamo che fare politica, per le comuniste e i comunisti, significa agire per trasformare il mondo riteniamo che bisogna tornare a uno stile di lavoro che tenga insieme la parola all’attività pratica, che costruisca ogni giorno fatti politici dentro un disegno strategico. Rifondazione Comunista torni ad essere uno strumento socialmente e politicamente utile.
"Dire fare Rifondazione" non è solo il titolo del notiziario in uscita ma l'impegno che dobbiamo tutti quanti assumere per ricostruire legami e unità nell’azione del nostro partito.
Di un partito, sia detto ancora una volta, con forte senso di sé e del suo progetto di trasformazione sociale ma anche con forte senso dell’unità di tutte le forze della sinistra antiliberiste.

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