Carissime, carissimi,

come sapete, l’avvio della campagna sulla legge di iniziativa popolare promossa da UP per introdurre in Italia un salario minimo legale è fissato per il 2 giugno, data scelta anche per il legame simbolico con la festa della Repubblica che la Costituzione vuole fondata sul lavoro.

Consapevoli di quanto una buona partenza sia importante per la pubblicizzazione della proposta invitiamo tutte le federazioni, soprattutto quelle delle città capoluogo, a organizzare nella giornata del 2 giugno presidi e banchetti in luoghi significativi per il lancio della raccolta sulla lip per il salario minimo in base ai criteri di seguito esposti.

Aspetti politici. Laddove oltre al Prc esistono altri soggetti promotori di Up si concordino anche iniziative comuni; nelle situazioni in cui è presente solo il Prc facciamoci carico noi dell’organizzazione delle iniziative.

Aspetti organizzativi. La qualità dell’iniziativa in termini numerici e organizzativi è decisiva per la percezione esterna della stessa. Quindi sono importanti la mobilitazione del maggior numero possibile di compagne/i e l’utilizzo dello striscione, del manifesto e dei volantini di cui sono stati inviati i files, da stampare localmente, e le bandiere sia di UP che di partito.
Insieme alla raccolta delle firme si colga l’occasione per stringere contatti, raccogliere mail e numeri di telefono e chiedere alle persone di sottoscrivere per l’autofinanziamento

Comunicazione.
Prima dell’iniziativa. Nel mentre a livello nazionale si convoca la conferenza stampa che si terrà a Roma è importante che in tutti i territori si inviino comunicati a tutti i media locali e segnatamente ai tg regionali (specificando luogo, giorno e ora dell'iniziativa/lancio campagna che si farà nel rispettivo territorio), utilizzando nel caso quello ricevuto dal nazionale (in allegato), invitandoli a seguire l’evento.

Durante l’iniziativa. Si producano brevi video del presidio con interviste e foto, molto importanti per il rilancio delle iniziative sui social a tutti i livelli, da inviare poi agli indirizzi che seguono. Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Whats app: Anna Camposampiero 339 211 9597.

Raccolta dei moduli. Una volta raccolte e autenticate le firme si raccomanda di procedere alla certificazione periodicamente (una volta al mese) per evitare accumuli che poi rendono tutto più complicato; i moduli completi di certificazioni andranno raccolti dai regionali che avranno cura di inviarli al nazionale del Prc quando raccolti solo da noi o ad Up (comunicare comunque il dato al partito). L’indirizzo nazionale del Prc è Via degli Scialoja 3, 00196, Roma.

Auguriamo buon lavoro a tutte e tutti noi consapevoli di quanto L’impegno organizzativo del nostro partito sia importante per il raggiungimento, e auspichiamo il superamento, dell’obiettivo delle 50 mila firme da raccogliere. I regionali riceveranno a breve una proposta con gli obiettivi di raccolta firme per ogni regione che poi dovranno tradurre in obiettivi per le singole federazioni.

Attenzione: la raccolta delle firme sulla lip per il salario minimo va accompagnata con quelle sulle lip di Riprendiamoci il Comune e sui due referendum contro la guerra (seguirà circolare).

In allegato il comunicato stampa di UP e una tabella per la raccolta dei dati delle persone interessate a ricevere comunicazioni.

Fraterni saluti

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Prc-Se
Antonello Patta, segreteria nazionale, responsabile Lavoro Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Comunicato Stampa

 

Unione Popolare: 2 giugno, parte la campagna contro i salari da fame

 

Il 2 giugno, in numerose città italiane, inizia la campagna di raccolta firme promossa da Unione Popolare affinché si introduca, anche in Italia, un salario minimo orario di almeno 10 euro. Quella che lanciamo è una Legge di iniziativa popolare, di cui alleghiamo il testo, depositata in Cassazione che ci vedrà per sei mesi nelle piazze, davanti ai luoghi di lavoro, soprattutto laddove le condizioni di sfruttamento si manifestano in tutta la loro spregiudicata arroganza. Il salario minimo esiste in gran parte dei Paesi europei, con quali motivazioni, governi di centro sinistra e di destra, hanno impedito l’introduzione di tale misura anche da noi? Siamo il Paese in cui il potere d’acquisto degli stipendi si riduce ogni giorno, da anni anche a causa dell’inflazione ed è per questo che proponiamo un’indicizzazione automatica del salario minimo, nel rispetto dei Contratti di categoria che non devono scendere mai sotto tale cifra. La nostra è una proposta concreta contro l’impoverimento dilagante e per il rispetto della Costituzione che impone “una retribuzione…sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.
Che la “festa della Repubblica” sia anche un giorno di mobilitazione per i diritti del lavoro su cui è fondata la Carta costituzionale.

 

Coordinamento Unione Popolare

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