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Intervista a Paul Ginsborg di Maria Zegarelli
“non sono evasivo mi creda, ma davvero in questa fase non so dire come ci presenteremo alle elezioni. È prematuro parlarne adesso”. Il professor Paul Ginsborg racconta che sono in molti a chiedersi come il nuovo soggetto politico Alba (Alleanza Lavoro Benicomuni Ambiente), creato insieme a Ugo Mattei, Marco Revelli, Paolo Cacciari, Chiara Giunti, Nicoletta Pirotta e Alberto Lucarelli, si stia attrezzando in vista del 2013.
Professore, non è ancora il tempo di parlarne? Le elezioni si avvicinano.
“siamo appena nati, è molto presto per noi prendere una posizione sulle elezioni. Certamente vorremmo fare parte di una cultura di sinistra che contribuisce alla sconfitta del berlusconismo. Ma ci siamo visti solo una volta ad Aprile, la prossima volta sarà a fine di Giugno e lì sperimenteremo una vera forma di democrazia partecipativa e a parlare non saranno solo i “capi”. In quella sede affronteremo anche il tema delle elezioni. Per ora siamo forti di circa 80 gruppi territoriali, cresciuti con grande rapidità, al di là di ogni previsione”.
Un altro segnale che i cittadini mandano chiedendo luoghi di rappresentanza diversi dai partiti?
“ha ragione, è una grande responsabilità quella che sentiamo. Credo che questo interesse dipenda dal fatto che nei cittadini c’è l’esigenza di trovare nuove interlocuzioni. In questi abbiamo visto crescere molto in fretta il Movimento 5 Stelle e noi vorremmo porci come un’ alternativa a Beppe Grillo  perché ci sono molte persone che chiedono un rinnovamento ma non si riconoscono nel grillismo, fenomeno che va distinto da tanti elettori che hanno votato M5S. quello che noi rifiutiamo è proprio la figura del capo carismatico, questo Paese ne ha conosciuti diversi, e quando vediamo che ce n’è uno che ha addirittura la proprietà del marchio del suo movimento non possiamo non avvertire un pericolo per la democrazia”.
Quindi Alba non avrà capi?
“Alba non avrà capi, meno che mai carismatici, anzi siamo molto sospettosi verso di loro. Sia a destra che a sinistra ce ne sono troppi. Nel nostro manifesto quello che vogliamo è che lo spazio della politica in Italia, le sue regole, la sua cultura, il suo genere, troppo maschile rispetto al resto d’Europa, devono cambiare radicalmente. Non diciamo “facciamo un’alleanza con questo o quel partito”, invitiamo alla creazione collettiva di una cultura politica diversa”.
Ma per dare un vostro contributo dovrà esserci una forma di partecipazione alla competizione elettorale. Guarderete al Pd, farete una lista civica nazionale o cos’altro?
“Arriveremo ad una decisione in modo democratico, anche se mi rendo conto che interessa sapere con chi ci schiereremo e in che modo. A giugno ci vedremo in Emilia Romagna, anche in segno di solidarietà con i terremotati, e stabiliremo modi, forme e tempi”.
Pensate di poter occupare anche parte dello spazio a cui oggi guarda Grillo?
“è quello che ci auguriamo anche se facciamo fatica a far conoscere il nostro progetto, abbiamo trovato grandi difficoltà ad avere spazi sui quotidiani. Se ci sono professori di destra, rispettabilissimi, forse possono essercene anche di sinistra che hanno qualcosa da dire. Io mi appello anche  ai tanti del Pd che sono stufi della vecchia politica di venire a dare il proprio contributo ad un progetto davvero innovativo”:
Professore, forse Bersani questo appello non lo gradirà…
“Temo proprio che sia così…”
Da L’Unità, giovedì 31 Maggio 2012

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