di Loredana Fraleone* -

Non desta meraviglia la posizione del ministro dell’Istruzione e del “Merito” per la proposta della differenziazione retributiva tra docenti del Sud e quelli del Nord, in un quadro politico infettato dall’Autonomia Differenziata, che non solo sancirebbe disuguaglianze già esistenti, ma ne introdurrebbe di nuove e difficilmente amovibili. I finanziamenti da parte di privati alle scuole sono già realtà sempre più praticata, dai tempi di uno dei regolamenti dell’autonomia scolastica di Luigi Berlinguer. Oggi si finanziano anche progetti finalizzati alla militarizzazione delle scuole, come fa la “Leonardo” con istituti superiori e Università. Ci sarebbe poi da capire come questi finanziamenti potrebbero riguardare gli stipendi degli insegnanti, con quali livelli di contrattazione? Non siamo però di fronte a un puro e semplice ritorno al passato, ma a quella forma moderna di colonizzazione interna, in cui lo sfruttamento del lavoro e le disuguaglianze riguardano anche aree interne ai così detti paesi avanzati. Quindi non solo gabbie salariali a sancire l’emarginazione se non la fine dei contratti nazionali, ma anche differenziazioni tra insegnanti di un unico territorio, a seconda degli “aiuti dei privati”.

Caro ministro Valditara sappiamo già quali territori e quali indirizzi scolastici, cioè studenti, usufruirebbero di tali “benefici”! Il caro vita non c’entra nulla con questa proposta, ma c’entra l’idea di una società in cui la mobilità sociale sia totalmente annientata e ognuno deve rimanere al proprio posto, possibilmente convinto che quello si merita.

Rifondazione Comunista insieme alle organizzazioni sindacali, alle associazioni impegnate per il diritto allo studio, a tutte le organizzazioni che si oppongono alle disuguaglianze, sarà in campo contro l’ennesimo passo verso l’istituzionalizzazione delle disuguaglianze!

* Responsabile Scuola Università Ricerca – Rifondazione Comunista/SE

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