Nell'esprimere tutta la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e alle persone coinvolte dalla tragedia della Costa Crociere, chiediamo al ministro per l'Ambiente di aprire una riflessione seria sull'impatto della navigazione: stop alla deregulation per i nostri mari, servono regole e limiti stringenti, per allontanare dalle coste queste super navi e tutelare cittadini e ambiente.

Apprendiamo purtroppo dell'avvistamento di chiazze di combustibile nella zona della sciagura del Giglio: ci auguriamo che il già drammatico incidente non si trasformi anche nell'ennesimo colpo assestato al mare toscano. Ricordiamo anche che, sempre in Toscana, a distanza un mese dall'incidente della Nave Grimaldi a Livorno i bidoni tossici finiti in mare non sono stati ancora recuperati. È una situazione grave, in particolare per il silenzio delle autorità competenti e per i sospetti che gravano su questa e su altre vicende molto simili. Dal registro dei sinistri navali in carico alla Direzione Marittima della Guardia Costiera di Livorno, apprendiamo infatti che, dal 1978 ad oggi, si sono verificati 24 tra incidenti e affondamenti sospetti.

Così come a Venezia è necessario far passare le navi da crociera lontano da zone di particolare pregio ambientale, al contrario di quanto avviene ora.

Il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini - che è stato Direttore Generale dal 2000 al 2009 del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, si presume che conosca benissimo la situazione-, deve istituire subito una commissione composta da governo, regioni ed enti locali e mettere mano alle regole per questi colossi.

Rosa Rinaldi

Roma, 16 gennaio 2012

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