Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"2000 agenti in assetto di guerra, che attaccano i presidi di uomini e donne che difendono i beni comuni, l'acqua, l'aria, la terra, la salute, il denaro pubblico sprecato in grandi opere anacronostiche e dannose, è degno solo di uno stato totalitario.

Nonostante il messaggio forte e chiaro lanciato dal popolo italiano il 12 e 13 giugno scorsi nel referendum, si continua a imporre sulla testa dei cittadini scelte utili solo alla speculazione ed ai grandi affari delle grandi forze economiche, così come si intendeva fare per il nucleare e l'acqua.

Se tutte le forze democratiche, della sinistra e del centrosinistra, facessero mancare tutto il dovuto sostegno e la solidarietà alle popolazioni ed agli amministratori della Val di Susa in lotta , mancherebbero l'appuntamento all'alternativa al berluscunismo oggi all'ordine del giorno.

Nessuno può voltarsi dall'altra parte: facciamo sentire la nostra voce, manifestando la nostra solidarietà con la Val di Susa davanti alle sedi istituzionali e alle prefetture, nelle forme più efficaci possibili."

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