Stamattina abbiamo partecipato alla manifestazione nazionale del Terzo settore "Cresce il Welfare, Cresce l'Italia", portando il nostro sostegno perché ne condividiamo pienamente le preoccupazioni come le proposte per superarle. Per invertire la tendenza catastrofica della macelleria sociale, iniziata dal governo Berlusconi e proseguita da quello Monti, vanno ripristinati immediatamente i fondi sul sociale almeno ai livelli del 2008, a partire da quelli per la non autosufficienza e per le politiche sociali, praticamente azzerati negli ultimi anni. Se non si interviene subito e con le risorse necessarie entro l'anno chiuderanno decine di migliaia di servizi sociali territoriali e le persone più fragili saranno abbandonate a loro stesse. I soldi ci sono, basta prenderli da chi ce li ha, con una patrimoniale, e tagliando le spese inutili, come quelle militari e quelle per la Tav in Val Susa. Apprezziamo l'impegno assunto da Bersani in tal senso nei confronti dei manifestanti, ma gli ricordiamo anche che il welfare che lui dice di voler difendere è praticamente condannato a morte dal pareggio di bilancio e dal fiscal compact che anche il Pd a sottoscritto in sede parlamentare. Riteniamo quantomeno contraddittorio affermare che si vuole ristrutturare una casa mentre nello stesso momento si abbattono le fondamenta.

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