di Jacopo Cosi
Dodici film maker per “Valtari”. L’ultimo album dei Sigur Ros, onirico, dilatato e sognante alla maniera della band islandese scoperta da Bjork, non finisce di regalare emozioni. “Una valanga al rallentatore” come il gruppo stesso lo ha definito, “Valtari” è uscito lo scorso maggio e adesso si imbarca in una giornata mondiale di cortometraggi. La via è quella dello streaming in contemporanea in cinque continenti tra il 7 e il 9 dicembre, nei luoghi più comuni o insoliti, tra cui scuole di cinema, negozi di ferramenta, rock club, saloni di bellezza. In Italia verrà proiettato il 7 a Torino (Museo Nazionale del Cinema), e il 9 a Bologna (Kinodromo), Conegliano (Apartaménto Hoffman), Terni (Centro di Palmetta), Milano (Minema), Roma (al BlackMarket, vivace locale nel quartiere Monti).
di Paolo Ferrero
L'assemblea di "Cambiare si può" tenutasi oggi al teatro Vittoria a Roma segna un passaggio molto positivo che lancia la costruzione di una lista unitaria di sinistra fuori dal centro sinistra e contro le politiche di Monti e il neoliberismo. Mentre il centro sinistra è ingabbiato nelle politiche di austerità che stanno distruggendo il paese, oggi si è espressa la chiara volontà di dare forma politica ed elettorale alla fuoriuscita da quelle politiche. Di questo ha bisogno oggi l'Italia, di un quarto polo per l'alternativa in cui la presenza di Ingroia e De Magistris è un fatto importante.
di Claudio Grassi
L’assemblea svoltasi il 1 dicembre a Roma di “Cambiare si può” è riuscita. Non era scontato, viste le differenze di esperienza, di provenienza e di appartenenza dei soggetti coinvolti.
Un primo passo per la costruzione di una lista di sinistra che tenga aperto uno spazio tra il moderatismo della coalizione del centrosinistra e la protesta grillina è stato compiuto.
Adesso il testimone passa ai territori. Nel corso dell’intervento conclusivo di Marco Revelli, infatti, è stato votato un dispositivo dove si propone di fare del 14 e 15 dicembre un “Cambiare si può Day” in tutte le città italiane. Così come è stato deciso che entro dicembre si terrà una nuova assemblea nazionale per decidere definitivamente se e come procedere.
di Alfonso Gianni
Si conclusa poco fa la assemblea nazionale di “Cambiare si può”. Teatro Vittoria ovviamente strapieno e insufficiente a contenere le persone, mentre all’esterno funzionava solo l’amplificazione e non il video per la pioggia. Un’assemblea vera, ottimo clima, dove hanno parlato 50 persone, compresi relatore iniziale e finale, con interventi di circa 7/8 minuti ciascuno, dove sono emerse anche le difficoltà e le perplessità in merito alla ipotesi di presentazione di una lista autonoma alle prossime elezioni del 2013.
Né poteva essere diverso data la ristrettezza dei tempi, la complessità della prova e la stessa incertezza sulla legge elettorale. La breve mozione finale approvata all’unanimità riflette gli umori dell’assemblea che si riconvoca entro la fine di dicembre sulla base degli esiti di incontri e assemblee locali che si terranno il 14 e il 15 dicembre.
Alessandra Quarta e Andrea Aimar
Se è vero che le elezioni segnano il tempo della politica, è chiaro che oggi manca il senso del ritmo. Restare all’ascolto nel tentativo di produrre una diversa melodia obbliga, però, a percorrere una strettoia, schiacciati tra ininfluenze e necessità, tra l’esigenza di forzare le compatibilità del centrosinistra e la ricerca di soluzioni che manifestino l’alterità all’agenda Monti. Quello che adesso servirebbe è, invece, la testimonianza di una differenza che riesca ad influire su scelte importanti, offrendo risposte alla crisi.