Ingroia, facciamo chiarezza: c'è stata o no una proposta di desistenza?
“Per eleganza non voglio entrare nei dettagli, ma Bersani non può smentire perchè sa a cosa mi riferisco. E sarebbe ancor più grave se non lo sapesse”.
Insomma, le hanno offerto un accordo, ma non è stato il segretario del Pd in prima persona a proporglielo.
“Ripeto, preferisco non dare dettagli. Ma se Bersani non sapesse nulla significherebbe che il prossimo probabile presidente del Consiglio non conosce i movimenti dei suoi, e francamente non lo credo”.
Si aspettava un comportamento diverso da lui?
di Cosimo Rossi
“I diritti di chi lavora si garantiscono applicando la Costituzione con una legge sulla rappresentanza che consenta a ciascuno di scegliersi la propria organizzazione e non cancellando i sindacati”. Chiamato in causa direttamente, il segretario generale delle tute blu Cgil, Maurizio Landini, respinge così il distinguo di Beppe Grillo.
Per chiarire che Cgil-Cisl-Uil sono “vecchi” e “da eliminare” Grillo afferma che invece il Movimento 5 stelle “condivide tante battaglie” della Fiom e sostiene che la tutela del lavoro non debba passare più attraverso il sindacato bensì attraverso la partecipazione diretta nelle aziende.
Faccio notare che questo sindacato si chiama Fiom-Cgil e, dopo la propria nascita 111 anni fa, ha ritenuto fosse utile dar vita insieme ad altri sindacati di categoria alla confederazione che si chiama Cgil. E vorrei ricordare che attraverso le loro organizzazioni i lavoratori sono stati un baluardo della democrazia in questo paese.
di Fabio Marcelli
Poter disporre di un’informazione ampia, completa e obiettiva costituisce un presupposto irrinunciabile per una democrazia degna di questo nome.
Va detto chiaramente a tale proposito che, se l’ Italia è un Paese che non brilla certo per realizzazione del diritto all’informazione dei suoi cittadini, il che ha permesso fra l’altro il buio ventennio berlusconiano e l’infausta reggenza del professor Monti, ciò si deve anche alla scarsa professionalità e all’innato servilismo del settore di punta dei suoi giornalisti professionisti, quelli, per intenderci che, manovrando più o meno abilmente, riescono a tenersi sempre vicino alle caste, cricche e cosche al potere.
Si guardi alla veemenza con la quale questi professionisti della cattiva informazione si scagliano contro le forze che vogliono portare avanti un effettivo rinnovamento della sfera politica. Da tempo loro bersaglio sono stati Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle. Stiamo poi da ultimo assistendo a un crescendo di attacchi contro Rivoluzione civile, il suo leader Antonio Ingroia e altre persone fortemente coinvolte in questo tentativo di dare all’Italia una prospettiva di alternativa, come il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
di Franco Frediani
Sicuramente siamo in presenza di una campagna elettorale anomala, rabberciata e costretta a nascondere persino quella presentazione programmatica pubblica, che sarebbe stata oltremodo doverosa. Berlusconi presenta il suo ennesimo bluff fatto dal centesimo "patto con gli italiani"; un "patto" che solo Lui sa di che cosa parli e che non firma ovviamente... MAI! Il premier dimissionario Monti, riparte invece, e scontatamente, dalla sua "agenda"; addirittura rincarando la dose di quell'ormai tristemente famoso decisionismo, immolato sulla via del sacrifico (per gli italiani) e costellato di politiche liberiste che oltretutto mirano solo all'azione ossessivo-compulsiva che si manifesta nel "ridimensionare" tutto scordandosi ogni tipo di ripresa o di possibile prospettiva di sviluppo. Se sul campo del welfare si può tranquillamente parlare di vera e propria tragedia, altrettanto sconsigliabile è rincorrere quelli che appaiono solo pensieri onirici.
di Gianmarco Pisa
Se c'era ancora qualche dubbio intorno alla caratterizzazione politica e alla consistenza programmatica della lista “Rivoluzione Civile” che esprime come candidato premier e capolista in tutte le circoscrizioni l'ex procuratore di Palermo, passato alle cronache per le inchieste sulle stragi e le connivenze di potere Stato Mafia, la conferenza stampa di stamani, 19 Gennaio, in cui sono state illustrate le liste e presentati i candidati di punta, li ha in buona sostanza fugati tutti. Accompagnano Antonio Ingroia nel suo ragionamento tutti i candidati di prima linea, una pattuglia consistente di esponenti della società civile e dell'impegno civico, protagonisti, nel corso degli ultimi anni, di innumerevoli battaglie sui diversi fronti della cittadinanza attiva, democratica, critica, ma soprattutto una pattuglia in grado di rappresentare con forza e convinzione le ragioni della propria candidatura e di dettare con ispirazione e visione temi maturi all'interno del programma della lista, che sarà presentato, in una nuova conferenza stampa, nei prossimi giorni.