di Antonio Ingroia
Buongiorno, dottor Ingroia, bentornato in Italia”, la voce gentile dell'hostess Alitalia mi sveglia. Sono le 7 del 7 gennaio. Mi affaccio dal finestrino e vedo le luci dell'alba che illuminano ll'Appennino. Sul monitor dell'aereo le immagini di Prometeus, l'ultimo film dell’immaginifico Ridley Scott. Il protagonista si interroga sulle domande cruciali : “ Da dove veniamo? Qual è il nostro scopo? ”, nella storia aggiornata del mito del titano Prometeo che voleva dare alla razza umana piena dignità e perciò venne cacciato dall'Olimpo. Le domande cruciali che ogni tanto bisogna porsi nella vita per non vivere alla giornata. Per avere obiettivi alti, ambiziosi.
di Ilaria Cucchi
Legalità significa soprattutto che la legge è uguale per tutti. Basterebbe osservare questo principio per evitare casi come quelli di mio fratello Stefano , di Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Michele Ferrulli , Aldo Bianzino , Luciano Isidro Diaz e tanti altri. Cittadini di questo Stato di serie B . Uno Stato questo , che si ricorda di essere garantista solo quando processa i cittadini di serie A.
Chi riveste posizioni di potere od ha ottime possibilità finanziarie riesce giustamente a fare valere tutte le proprie prerogative e garanzie costituzionali mentre i cosiddetti ultimi godono di processi ciclostile spersonalizzati e spesso sommari . Nelle carceri troviamo un vero e proprio mondo, quello dei detenuti, nel quali i privilegi ed il trattamento riservato vengono concessi secondo in criterio piramidale rovesciato.
di Emilio Molinari
Penso di essere stato tra i primi firmatari di "Cambiare si può", quindi tra i suoi promotori. Non milito in nessun partito da almeno 20 anni, convinto della loro incapacità a rinnovarsi e mettersi in gioco per un progetto unico di sinistra all'altezza dei problemi del nostro tempo. Ho dedicato questi ultimi 20 anni a far crescere movimenti reali o fondarli, come quello dell'acqua che è stato vittorioso, trasversale e portatore di quei nuovi paradigmi di cui oggi tutti parlano. Ho votato telematicamente sì per la lista e ho evitato finora di intervenire nel dibattito in rete.
l'attesa e la speranza che sta suscitando il suo progetto politico ci spinge a prendere parola e a scriverle questa lettera pubblica. Crediamo, infatti, che una vera "rivoluzione civile" non può prescindere dalle istanze e dalle proposte nate dalla società civile e dai movimenti degli ultimi dieci anni. E ci rivolgiamo a lei proprio nella sua veste di candidato alla presidenza del consiglio alle prossime elezioni.
Non le nascondiamo che negli ultimi giorni, accanto a simpatia e speranza per il nuovo soggetto politico, ha trovato posto la delusione, per l'assenza di molte questioni dai punti prioritari fin qui affrontati da "Rivoluzione Civile". Assenza che si può spiegare solo parzialmente con la velocità impressa agli eventi, dalla crisi di governo in poi, e la conseguente e forzata fretta di queste ore.
di Franco Frediani
Scrivere di politica non è facile di questi tempi. Dobbiamo avere il coraggio di dirlo, con l'onestà di chi vuol cambiare le cose chiamandole con il loro vero nome. E' il momento in cui tutti i gatti sembrano bigi, tutti i partiti eguali nell'accezione negativa del termine. Eppure così non è... Bé, iniziamo a dipanare la matassa. Tre punti tre, sui quali porre l'accento; passaggi fondamentali per capire e far capire quali sono o possono diventare, le differenze palpabili, vere, sostanziali delle "proposte" finora messe all'attenzione. Risulta evidente come ci sia e non da ora, un reale tentativo di cambiare il panorama politico e le aspettative di molti cittadini. La fotografia del momento ci consegna un frenetico tentativo di riportare al successo la galassia rappresentata dalle forze di chiaro stampo centrista, in modo, oltretutto, da tagliare le ali ai "non allineati".