di Giorgio Salvetti
Di questi tempi avere una pensione è già una fortuna. Almeno rispetto a chi non ha lavoro e a chi una pensione non l'avrai mai. Ma certo non sono i pensionati quelli che dovrebbero fare ulteriori sacrifici per aggiustare i conti dello stato. E invece è proprio ai loro danni che da troppo tempo il governo ha deciso di fare cassa. Dal primo gennaio 2013 scatta l'aumento del 3% delle pensioni per l'adeguamento al costo della vita. Ma per il secondo anno consecutivo la rivalutazione non è valida per le pensioni che sono tre volte superiori alla soglia minima. Significa, spiega in uno studio la Spi-Cgil - che ben 6 milioni di pensionati avranno un blocco dell'adeguamento e che dunque il loro potere d'acquisto
di Marina Boscaino
Quali sono le priorità relative alla scuola in un programma politico di governo? Certamente non quelle che, un po’ svogliatamente, a dire il vero – sono state inserite a p. 9 dell’Agenda Monti. Cambiare rotta davvero – ma chi aveva stabilito o chi ha contribuito a stabilire la rotta precedente? – significa provare a determinare qualche elemento davvero imprescindibile e poi praticarlo concretamente, con precise destinazioni di risorse economiche, umane, professionali, culturali, in un ambito che, emerso da lustri di incuria e di sottovalutazione, avrebbe bisogno della concentrazione su molti più elementi di quanti io abbia messo in rilievo.
di Carmine Fotia
La scelta di Antonio Ingroia di candidarsi come leader di una lista civica nazionale alternativa al montismo e al berlusconismo ha sollevato, com'era naturale, molte e diverse obiezioni. Alcune sono serie e meritano una risposta forte e convincente, poiché provengono da settori dell'opinione pubblica che fanno parte del potenziale bacino elettorale di questa lista. Altre sono alquanto pelose e sono destinate a cadere per la forza dei fatti.Comincio proprio da queste ultime, in particolare dall'accusa di "giustizialismo manettaro" che viene rivolta in particolare dal Pd. Sull'Unità del 23 dicembre scorso Giuseppe Provenzano
di Franco Frediani
Tutti vogliono Monti, e Monti vuole tutti, o meglio, si capisce molto bene che non gradisce una vera opposizione, o quanto meno chi non condivide la sua agenda. E se fosse questo il suo vero limite? La realtà, ad oggi, sembra riproporre la grande coalizione centrista con a capo l'ex tecnico oggi promosso al rango di fine politico di democristiana memoria. Dobbiamo abituarci a cavalcare "l'argomento Monti", perché non potrebbe essere altrimenti: è l'uomo che incarna il neoliberismo imperante, antipopolare, nonché la politica dei poteri forti e del conservatorismo; seguirne i passi e le contraddizioni è quanto mai d'obbligo.
di Marco Berlinguer :: intervista a James K. Galbraith, economista
È reduce da un tour europeo, James Galbraith, e non si può dire ne abbia tratto buoni auspici: «Gli europei dovrebbero iniziare a pensare a quale potrebbe essere la fine del gioco, perché io, in queste condizioni, vedo due scenari possibili: una separazione negoziata e consensuale o una che passa attraverso una spirale incontrollata e anche violenta di secessioni». Figlio d'arte - figlio dell'influente e famoso John Kenneth Galbraith - James è un esponente di punta del gruppo di economisti dissidenti che stanno guadagnando visibilità e ascolto nell'opinione pubblica statunitense, a fonte