di Andrea Baranes
Una multa di un milione di euro per ognuna delle quattro banche accusate di truffa nella vendita di derivati al Comune di Milano. Una somma minuscola per gli istituti coinvolti, ma una sentenza - quella di questi giorni - di portata storica, non solo per l'Italia.
Viene riconosciuta la gigantesca asimmetria informativa tra le grandi banche che maneggiano e vendono derivati e chi li acquista. Più in generale la sentenza riapre il dibattito sui danni che tali strumenti possono provocare.
Parliamo di contratti finanziari nati come assicurazioni contro i rischi. Ho un pastificio, e intendo proteggermi da un possibile aumento dei prezzi del grano. Acquisto un derivato che mi da il diritto di comprare il grano tra un mese a un prezzo fissato già oggi.
di Roberto Gramiccia
“La Sanità italiana può vincere la sfida della sostenibilità e questo nonostante l’apporto importante dato dal settore al riequilibro dei conti pubblici”. Sono parole del ministro Renato Balduzzi, pronunciate alla recente conferenza stampa dedicata al bilancio dell’attività di governo in campo sanitario, che, tradotte dal politichese, significano: “Stiamo facendo a pezzi la sanità pubblica, per rimettere a posto i conti dello stato, mantenendo però l’opzione di una sanità pubblica rabberciata ma ancora sostenibile, nonostante la Bce e i sui diktat”.
Una conferenza stampa sovraccarica di numeri, a partire dal dossier che raccoglie le performance del sistema sanitario nazionale in termini di finanziamento dello stato, fornito a spese del sistema sanitario stesso. Il punto è che i conti non tornano.
di Fabio Nobile
Con le dichiarazioni di questa settimana Bersani ha, in larga misura, definito il perimetro politico della coalizione Italia Bene Comune. Dopo le primarie che hanno spostato a destra il Pd, la solo paventata ipotesi di scesa in campo di Monti ha chiarito, per chi ancora non lo avesse capito, quali sono le esigenze del gruppo dirigente democratico. Accreditarsi, in primis agli occhi dei mercati internazionali, quale affidabile perno di una coalizione che guidi la stabilizzazione moderata attorno all’agenda Monti.
Ormai è chiaro che la messa in discussione della stessa, in ragione degli equilibri creatisi, porterebbe automaticamente allo sconquasso dello stesso Pd e alla fine dei sogni di gloria dello stesso Bersani.
di Anna Camposampiero, Vincenzo Vasciaveo, Nadia Rosa, Massimiliano Lio, Giancarlo Broglia
L’assemblea milanese di “Cambiare si può” è stato un importante appuntamento, partecipato con un dibattito ricco, che ha fatto proprio il principio della pari dignità, di singoli, di associazioni, di militanti di partito, di organizzazioni, tutti uniti nel raggiungimento dell’obiettivo. Una pratica questa naturale, di chi si riconosce simili e uguali nelle tante vertenze territoriali e nelle tante lotte, dove cittadinanza attiva e militanti di partito operano da anni senza differenze e primogeniture. Per questo l’assemblea è stata un successo di partecipazione e di totale assenza di polemiche pretestuose sul ruolo dei partiti. Se qualche sparuto intervento ha cercato di porlo questo è apparso estraneo alla grande maggioranza dei partecipanti.
Questo è ciò che noi abbiamo visto e vissuto, sia come componenti la presidenza che da compagni/e intervenuti portando il proprio contributo.
di Ugo Mattei
Le elezioni anticipate impediscono al parlamento di rivedere il porcellum. È un vulnus di cui investire la Corte Costituzionale
Il rapporto disinvolto di Napolitano con la Costituzione, che aveva già portato al "commissariamento tecnico" dell'Italia nel novembre 2011, riceve conferma in questo suo attivissimo "semestre bianco". Allora aveva fatto strame dell'art. 59 della Costituzione (nomina dei senatori a vita), svilendolo al rango di paracadute prodromico ad un incarico di presidente del consiglio discusso soltanto con i poteri forti europei. Chissà quali saranno stati gli «altissimi meriti nel campo sociale artistico scientifico e letterario» con cui un presidente della Bocconi, ex commissario europeo e consulente di Goldman Sachs che non pubblica un rigo scientifico da decenni, avrebbe «illustrato la Patria».
Oggi, dimessosi sui giornali il commissario tecnico, la legislatura vede un'accelerazione bruciante e insensata che ha come ragione ed effetto unico, di perpetuare una legge elettorale che semplicemente sottrae la sovranità al popolo.