di Ilaria Cucchi
Eccoci qui. Ora capite perché sostengo che sia uno scandalo che l'Italia non abbia voluto dotarsi di una legge che punisca la tortura??
Se mio fratello fosse morto in qualsiasi altro paese europeo i responsabili verrebbero puniti con pene fino a 30 di reclusione. In questo paese i medici che hanno lasciato morire così Stefano risponderanno di omicidio colposo. Gli agenti che lo hanno pestato di pene anch'esse rientranti nella sospensione condizionale.
di Checchino Antonini
E' un crimine anche se l'omicidio è apparentemente virtuale, riguarda "solo" due referendum. Ma se l'acqua è vita chi se ne appropria la vita la toglie. Così gli attivisti del Coordinamento Romano Acqua Pubblica hanno organizzato questa mattina la ricostruzione della scena del crimine dell'omicidio dei referendum davanti alla sede romana dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas. In questi giorni infatti l'Authority è in procinto di varare la nuova tariffa idrica che cancellerà di fatto i risultati dei referendum del giugno 2011 reinserendo sotto mentite spoglie il profitto garantito per i gestori abrogato dal voto della maggioranza degli italiani.
di Claudio Grassi e Bruno Steri
L’impressione è quella di un buon inizio, di un’iniziativa politica destinata a crescere; la speranza è che si concretizzi nel poco tempo che ci separa dalle elezioni politiche un “effetto palla di neve”. Come già al teatro Vittoria quindici giorni fa con la prima uscita ufficiale di “Cambiare si può”, anche all’Eliseo con il lancio del Movimento Arancione va prendendo corpo l’offerta di un’opzione politico-elettorale rivolta a quanti non intendono rassegnarsi a scegliere tra centro-sinistra e Beppe Grillo, a rinunciare all’esistenza anche nel nostro Paese di una “sinistra-sinistra”.
Nel teatro, questa volta, il colore proposto è l’arancione. Un colore che, negli anni scorsi, non sempre in Europa (specie in quella dell’Est) ha dato buona prova di sé: avendo costituito l’identità cromatica di “rivoluzioni di velluto” ampiamente organizzate e finanziate da servizi e fondazioni statunitensi.
di Roberto Musacchio
C’è un filo rosso, mi si consenta di usare questa espressione, che lega l’assemblea di “cambiare si può “, che affollò il Teatro Vittoria al Testaccio il primo dicembre, con la sala gremita di un altro teatro romano, questa volta l’Eliseo, per il debutto del movimento degli arancioni del sindaco De Magistris.
E il filo rosso non è dato solo dall’evidente sovrapporsi di una parte dei partecipanti alle due assemblee, nel pubblico e negli interventi, ma in un fortissimo bisogno di alternativa allo stato di cose presenti che si esprime all’Eliseo come si era manifestato al Vittoria.
di Matteo Bartocci
«Approvando questo provvedimento stiamo riscrivendo la costituzione economica del nostro paese». Per una volta Renato Brunetta non è lontano dal vero. Nonostante la liquefazione della maggioranza, la camera dei deputati ha approvato quasi all'unanimità (442 sì, 6 astenuti e soltanto 3 no) la legge di attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio. Il via libera definitivo ora spetta al senato, che non ha calendarizzato il ddl perché contrario alla composizione a tre membri dell'authority di controllo dei conti pubblici prevista dal provvedimento su richiesta dell'Europa.