di Federico Mello
Detto, fatto. Martedì era arrivato l’avver - timento. Ieri sono arrivate le ennesime epurazioni. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio stringono le fila in vista delle elezioni: il “capo politico ”, d’altronde, scenderà in campo direttamente. I sondaggi sono in picchiata, ma Grillo ieri ha trovato anche il tempo per un’intervista al canale “finanziario ”Class Cbs («Lo spread è un’allucinazione mentale» l’analisi che sfida Berlusconi sul suo stesso terreno). Le epurazioni, intanto. «A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l’utilizzo del logo del Movimento 5Stelle.
Intervista ad Antonio Di Pietro di Luca Sappino
Antonio Di Pietro deve avere in mente la fine brutta della Sinistra Arcobaleno, rimasta sotto la soglia di sbarramento e fuori dal Parlamento dopo una separazione «consensuale ». Perché il pallino lui, lo mette nelle mani di Bersani e Vendola. E si affida. Lo fa intervenendo alla Camera, per l’ennesimo voto di fiducia - negata - e lo conferma poi, pesando le parole, cercando di non passare per quello che, in fondo, spera in un «no», in una risposta che giustifichi la nascita del quarto polo, aprendo così la via alla candidatura dell’altro Antonio. Ingroia. Bussa alla porta del Pd, onorevole. Io non busso. Io ritengo che sia necessario essere chiari nei confronti degli elettori, soprattutto sul programma.
di Vladimiro Giacchè
Banche «troppo grandi per fallire», attività a forte rischio, bonus milionari, scandali (uno per tutti: la manipolazione del Libor, uno dei tassi d’interesse più usati del mondo). Siamo tornati al punto di partenza di questa crisi, che anche in Europa – come ha ammesso un editoriale del «Financial Times» – «è stata causata più da eccessi di debito privato, particolarmente nel settore bancario, che dalla prodigalità del settore pubblico».
Ma con un’importante differenza rispetto alla situazione pre-crisi. Il modello di sviluppo basato sulla finanza e sul debito, dopo oltre 30 anni di onorato servizio, si è irrimediabilmente rotto nel 2007/8.
di Luca Fazio
Di Stefano: «Gli altri candidati hanno un timore reverenziale per la Compagnia delle Opere»
stampa mainstream si comporta come se queste primarie nemmeno esistessero e, soprattutto, non è scoccata quella scintilla - «l'effetto Pisapia» che due anni fa aveva entusiasmato anche chi, da sinistra, si era allontanato dalla politica. Come se la posta in gioco invece della Regione più importante d'Italia - infatti è la più grossa grana del centrodestra che cerca di ricomporsi per le elezioni di febbraio - fosse un fatto di rilevanza locale. Col risultato che sabato non ci sarà la corsa ai seggi.
di rassegna.it
"Dai dati sulla statistica notarile emerge che nel secondo trimestre 2012 le compravendite di unità immobiliari sono 167.721. Il 93,3% delle convenzioni (156.552) riguarda immobili per abitazione, il 5,9% (9.816) unità immobiliari ad uso economico. Rispetto al secondo trimestre 2011, le compravendite di immobili ad uso residenziale diminuiscono del 23,6 e quelle di immobili ad uso economico del 24,8%". E' quanto rileva l'Istat, come riferisce stamani (12 dicembre) l'Adnkronos.