di Guglielmo Forges Davanzati
Sul piano della politica economica, il bilancio del governo Monti non è particolarmente entusiasmante. Tre dati possono essere sufficienti per attestarlo: circa centomila individui hanno perso lavoro nel corso dell’ultimo mese, come rilevato nell’ultimo Rapporto ISTAT, con un tasso di disoccupazione giovanile (superiore al 30%) che ha raggiunto, in Italia, il suo massimo storico; è notevolmente aumentato il numero di fallimenti di imprese, con oltre cento crisi industriali in atto; il rapporto debito/PIL è aumentato di 6 punti percentuali nel corso dell’ultimo anno.
da Rassegna.it
Un detenuto italiano di 51 anni è morto di infarto nel carcere di Teramo. E' solo l'ultimo caso, in Italia l'80% dei detenuti ha problemi di salute. E' l'allarme che arriva oggi (5 dicembre) dal Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che sottolinea la gravità della situazione negli istituti. "La notizia della morte per infarto di un detenuto italiano ristretto nella sezione comuni, prossimo ad uscire per scontare la pena in affidamento ai servizi sociali, intristisce tutti, specie coloro che il carcere lo vivono quotidianamente nella prima linea delle sezioni detentive", si legge in una nota.
da Rassegna.it
Tra il 2010 e il 2012 sono almeno 5mila i lavoratori con contratti a termine che non sono stati riconfermati. Lo denuncia la Fp-Cgil che parte dalle cifre fornite dallo stesso ministro Patroni Griffi. I precari della sanità sono stimati in 35mila unità
All'appello mancano 5mila precari della sanità. Cinquemila medici e infermieri che, evidentemente, sono stati espulsi dal sistema tra 2010 e 2012. Il dato lo ha desunto la Fp-Cgil comparando, per l'Ansa, i numeri dell'ultimo conto economico dello Stato del 2010 che indicava “in circa 40mila” i precari in sanità a fronte degli attuali “circa 35mila indicati dal ministro Patroni Griffi nell'incontro dello scorso novembre”.
di Giorgio Salvetti
A Milano in migliaia in Duomo con Landini: «Non si può chiedere ai cittadini di votare alle primarie e impedirgli di votare in fabbrica»
Maurizio Landini sta parlando da mezz'ora. Sul palco gira un foglietto. «Compagni, è arrivata la notizia che purtroppo ci aspettavamo: Fim e Uilm hanno firmato l'accordo separato con Federmeccanica». Piazza Duomo esplode. «Venduti! Venduti!». Il segretario riprende la parola: «Se pensano di farci uno sgarbo si sbagliano, vorrà dire che lo sciopero di domani (oggi, ndr) andrà ancora meglio. Abbiamo presentato denuncia al tribunale di Roma perché non si può fare un accordo escludendo l'organizzazione sindacale più rappresentativa».
di Antonio Ingroia
Apro oggi un blog da quaggiù, in Guatemala, terra difficile ed assai lontana dal Paese cui ho dedicato la mia vita, per una semplice ragione. Sento l'esigenza di far sentire la mia voce. Anche per non darla vinta a quelli che pensavano di essersi liberati di me col mio trasferimento in America Centrale...
Perché questo titolo? Perché "Partigiani della Costituzione"? Per tante ragioni.
In primo luogo, perché mi piace ricordare quei partigiani che hanno fatto la democrazia nel nostro Paese e che per combattere meglio la loro battaglia per la libertà scelsero di fare resistenza lontano dalle loro città. Andarono in montagna. Ed io sto qui, sull'altopiano dove sorge Città del Guatemala.