di Roberto Gramiccia
Le notizie comparse in questi giorni sulla stampa, in particolare su Il Manifesto di domenica 2 dicembre, rivelano l’esistenza di un piano strategico del Policlinico Gemelli di Roma, l’ ”ospedale del Papa”, che assumerà il nuovo nome di “Gemelli Medical Center”. Si tratta di un nome non originalissimo per la verità ma molto più adatto a un programma che intende fare proprie le indicazioni neoliberiste e filoamericane di Mario Monti, nel disprezzo più assoluto di ogni carità cristiana.
Il punto di partenza nella disamina del Consiglio di Amministrazione del Gemelli fa riferimento a quella quota parte di assistenza sanitaria che sempre di più oggi non viene garantita, pur essendo compresa nei LEA (livelli essenziali di assistenza) del Sistema sanitario nazionale.
di Boris Sollazzo
«Quel premio a Torino era molto importante, per me e per tutti coloro che avevano lavorato al film. Ma la questione di principio era troppo importante». Ken Loach comincia così, dopo aver presentato il suo delizioso La parte degli angeli - premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes 2012- alla stampa italiana. Inforca gli occhiali, tira fuori un pezzo di carta. È una mail. Del Museo. «Siamo ben consapevoli dei gravi problemi e condividiamo le sue preoccupazioni: faremo tutto ciò che è possibile per risolvere la situazione». Prosegue Loach, calmo ma determinato. «La questione, quindi, era già stata sollevata dall'estate.
Intervista a Paolo Ferrero di Luca Sappino
Se chiedi degli “arancioni ” a Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, lui comincia sorridendo. Ma non per sfacciataggine, né perché consideri, per qualche ragione, comico il progetto. Anzi. Ferrero ride perché conosce i suoi polli, quanto è difficile metterli d’accordo. E pure se stesso.
Ferrero si fa presto a dire “arancioni ”. Le anime però sono ancora scomposte.
È perché siamo un percorso aperto, e dicembre è il mese costituente.
Facciamo il punto.
di Alberto Burgio
L'intuizione di riunire il popolo della sinistra è l'unica che può dare consistenza ed efficacia alla vasta ma dispersa opposizione sociale contro il neoliberismo e al montismo. Mentre Vendola ha portato acqua al mulino del centrosinistra, la Federazione della sinistra è in preda a una pulsione autodistruttiva e l'Italia vive in una situazione di «equilibrio catastrofico»
Insegnava il vecchio Hegel che l'apparenza differisce dalla realtà, e che fidarsi della prima è pericoloso. Hegel era un metafisico, ma anche Marx la pensava così: se l'apparenza coincidesse con l'essenza, che bisogno avremmo della scienza? Le apparenze ingannano. Il problema è come leggerle in trasparenza, per cogliere la realtà che esse dissimulano. Dove guardare? Quale metodo usare?
di Roberto Musacchio
Pierluigi Bersani ha dimostrato di avere una idea chiara e di avere altrettanto chiaro il come metterla in pratica. Non solo ha vinto le primarie ma sta andando assai vicino a due imprese storiche. Andare al governo con una coalizione, quale che sarà alla fine, imperniata sul suo partito e guidata direttamente da lui. E rendere il PD il grande contenitore che molti hanno ambito a realizzare prima di lui, senza averne la capacità. Onore dunque all’uomo che sta riuscendo in ciò che altri, che apparivano più titolati, non hanno saputo concretizzare.
Naturalmente ciò è anche frutto dei tempi che sono cambiati. Cambiati, per le aspettative di leadership che sono maturate nel corpo sociale e che sono più inclini alla “normalità bersaniana“.