di Alex Zanotelli
È con grande gioia che salutiamo la decisione del Comune di Napoli di trasformare ARIN (Azienda Risorse Idriche Napoli), una SpA a totale capitale pubblico, in ABC (Acqua Bene Comune) Napoli, un’Azienda Speciale. Ciò è finalmente avvenuto il 21 novembre scorso con l’ultimo adempimento redatto dal prof. Giancarlo Laurini, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato.
Il Consiglio comunale di Napoli aveva già deciso questo quasi all’unanimità il 26 ottobre 2011 in seduta plenaria, alla presenza dei comitati dell’acqua. Ma le pressioni da parte dei potentati economico-finanziari sono state talmente forti che è stato necessario oltre un anno per tradurre in pratica quel voto.
di Mirco Viola
I metalmeccanici della Fiom tornano in piazza, questa volta per il contratto nazionale. Tema che, ovviamente, non esclude la vertenza Fiat, ma che anzi si intreccia con essa indissolubilmente. Il timore della Fiom è che, come nel caso della Fiat, ma come anche nel recente accordo sulla produttività Confindustria-Cisl-Uil e a causa delle pressioni del potente gruppo Finmeccanica, si possa ripetere la logica degli accordi separati. Così, domani 5 dicembre e giovedì 6 si terranno 8 ore di sciopero con manifestazioni territoriali.
Innanzitutto le accuse a Finmeccanica, accusata dalla Fiom di essere «responsabile dell'accordo separato che si sta consumando sul contratto nazionale».
di Mauro Ravarino
«Le garanzie democratiche non sono in dubbio solo al di qua delle Alpi, in Val di Susa. Lo sono anche in Francia, nella tranquilla Lione, blindata all'inverosimile. È stata una giornata dura, estenuante. Hanno cercato in ogni modo di non farci raggiungere la città capoluogo del Rhône-Alpes, di impedircelo con controlli continui» racconta Nicoletta Dosio, mentre torna verso il pullman e il freddo della sera gela i volti dei No Tav. Sono bloccati «come prigionieri», in attesa di ripartire per il Piemonte, la polizia spara un lacrimogeno contro i passeggeri, mentre nella piazza parte una carica contro trecento No Tav francesi.
di Federico Mello
La “democrazia diretta” che dovrebbe spazzare via la “vecchia politica” dura giusto qualche minuto. Il tempo di un paio di clic e il gioco è fatto. Ieri sono partite le “Parlamentarie ”, le primarie online disposte da Grillo e Casaleggio per designare i fortunati che andranno a rappresentare i 5Stelle al Parlamento della Repubblica.
Scordatevi i gazebo, scordatevi le code, le discussioni in sezione su quale candidato rappresenti al meglio la linea politica, scordatevi capannelli di militanti liberi di dire la loro. Qua le opzioni a disposizione sono poche, la trasparenza inesistente, i controlli nulli.
da Pubblico
Sulle “Parlamentarie”, le primarie online lanciate da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, sono numerosi e i dubbi ed i malumori che circolano sui forum e le pagine Facebook dei militanti Cinque Stelle. Un attivista in particolare, Fulvio Biagini, ha pubblicato una lista di venti domande al due Grillo-Casaleggio, poi riprese da blogger, community online e gruppi del movimento.
Si chiedono chiarimenti sulle trasparenza della procedura di voto, sul famoso “portale” promesso da anni che avrebbe dovuto permettere ai militanti di discutere e votare le proposte di Grillo, sul fantomatico “staff” che amministra materialmente il portale del Cinque Stelle.