Intervista a Donato Stefanelli di Gianmarco Leone
«Che il governo non pensi di risolvere la vicenda dell'Ilva di Taranto con un semplice decreto legge sull'applicazione dell'Autorizzazione integrata ambientale»: è forte e chiaro il messaggio che il segretario della Fiom Cgil di Taranto, Donato Stefanelli, invia all'esecutivo ed al ministro dell'Ambiente Corrado Clini, in vista dell'incontro di giovedì pomeriggio a Palazzo Chigi.
Perché quest'avviso, a poche ore da un incontro così importante?
I sindacati attendono ancora di ricevere da parte dell'azienda il piano industriale e finanziario per i prossimi anni: documento che è molto più importante di tante altre cose dette a sproposito negli ultimi giorni e che non va assolutamente confuso con il piano tecnico consegnato dall'azienda in merito all'applicazione delle prescrizioni presenti nel riesame dell'Aia.
Intervista a Fausto Bertinotti di Marco Berlinguer
«È da molto che preferisco non parlare, ma ho seguito le interviste che state facendo con Pubblico e lo trovo importante. Ci sarebbe bisogno di un luogo dove ricominciare a discutere».
Fausto Bertinotti mi riceve con la sua consueta gentilezza. Da tempo ha rinchiuso i suoi impegni tra sporadiche lezioni in alcune università e la sua rivista Alternative per il socialismo. Sono andato a trovarlo con curiosità. Provo a tirargli fuori qualcosa sulle primarie. Ma ci vuole quasi il forcipe.
«Ho una grande ritrosia a intervenire sulla prima linea. Comunque, se devo - al di là dell ’istanza della partecipazione, che scavalca lo stesso ragionamento politico - io credo che la carta d’intenti abbia costituito una prigione. Entro quei confini, non si è potuta aprire una dialettica veramente politica nelle primarie.
Presentato a Roma, presso la Fondazione Basso in via della Dogana Vecchia 5, il XIV Rapporto su: “Come usare la spesa pubblica per i diritti, l’ambiente, la pace”.
Il Rapporto di quest’anno, 186 pagine di proposte, analisi, soluzioni e idee concrete per uscire dalla crisi salvaguardando i diritti – oltre ad analizzare criticamente le politiche del governo italiano e di Unione e Commissione europea – formula ben 94 proposte specifiche e dettagliate (in una “manovra” da 29 miliardi di euro) sia per le entrate e per le uscite, che per le riduzioni della spesa pubblica come gli stanziamenti per la Difesa o le “grandi opere”.
di Fabrizio Goria
Il 2012 come il 2001. È questa la fotografia che si delinea analizzando le stime del Pil per l’anno in corso. Per la prima volta nell’arco di undici anni il Pil italiano rischia di scendere sotto quota 1.600 miliardi di dollari. Lo si desume dalle stime composte di Fondo monetario internazionale (Fmi) e Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Disoccupazione in aumento, produzione industriale mai così male da vent’anni, Pil al livello minimo dall’introduzione dell’euro: le prove della crisi italiana sono sotto gli occhi di tutti.
Dal 2001 a oggi l’Italia è stata vittima della stagnazione economica, unita alla peggiore crisi dal Secondo dopoguerra.
di Massimo Bernardini
Mi succedeva, una volta, in un’altra vita professionale, di scrivere di canzoni appena uscite. Era il rito esclusivo, emozionante di trovarsi fra le mani fragranti i nuovi vinili, poi cd, in anticipo di qualche giorno dall'uscita. E doverne scrivere rispettando l’”embargo ”, come per un discorso papale o di un segretario di partito. Si era giovani molto seri allora, consapevoli che il privilegio di arrivare a “firma - re”per una testata, grande o piccola che fosse, comportasse quasi religiosa attenzione all'oggetto dell'indagine.Dunque si ascoltava e riascoltava decine di volte, prima di battere sui tasti un'azzardata opinione. Si appuntavano pensieri, si scalettavano percorsi.