di Nicola Nicolosi
Le politiche del governo Monti si ispirano ad una cultura neoliberista, una filosofia che individua il nemico in tutto ciò che è pubblico. Questa strategia di azione accomuna l’attuale presidente del Consiglio al suo predecessore, Silvio Berlusconi. Più in generale, lo accomuna a tutti i governi del centrodestra europeo. Al fallimento delle politiche di mercato il governo non sceglie di rispondere con interventi keynesiani in modo da far crescere la domanda, ma sceglie piuttosto l’attacco ‘alzo zero’ alla pubblica amministrazione, nel tentativo di smantellare progressivamente tutto ciò che è pubblico.
di Giuliano Pennacchio
A Napoli, nella sede del Dopolavoro Ferroviario, nei pressi della stazione FS di Napoli Centrale qualche giorno fa si è svolta un’assemblea auto - convocata di ferrovieri. Una discussione difficile, ma appassionata. I macchinisti, i capo treno, i manovratori, hanno chiamato a raccolta la sinistra in un confronto sulle condizioni di lavoro.
La discussione si è resa necessaria a causa del combinato disposto degli effetti nefasti del ‘DDL Lavoro’ della Fornero e della riforma delle pensioni.
Di nuovo come un tempo di nuovo a Reggio Emilia:
in occasione dell’anniversario della strage di Reggio Emilia, avvenuta il 7 luglio 1960, in cui vennero uccisi dalla polizia di Scelba cinque operai comunisti nel corso di una manifestazione, Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra di Reggio Emilia hanno organizzato una “due giorni” di dibattiti, iniziative, riflessioni e musica.
Il 7 luglio 1960 la polizia sparò a Reggio Emilia, come in altre città italiane, per fermare le manifestazioni organizzate dalle forze antifasciste e della sinistra contro la scelta del governo Tambroni di autorizzare a Genova, medaglia d’oro della Resistenza, la celebrazione del congresso del Msi.
di Argiris Panagopoulos
Atene - Altro che rinegoziazione del Memorandum. Samaras, tornato dopo due settimane al palazzo della presidenza del governo, a causa dell'operazione all'occhio, ha promesso ieri ai rappresentanti della troika l'accelerazione del programma delle riforme strutturali per sostenere l'economia e l'occupazione e garantire la coesione sociale.
Samaras ha assunto già la veste del macellaio, promettendo ai rappresentanti della troika che il suo governo presenterà un generoso pacchetto di privatizzazioni, tagli nel settore pubblico e una riforma fiscale.
di Barbara Ciolli
Ha idee forti, carisma da vendere e il physique du rôle che, in Europa, gli è valso l'appellativo di «Che Guevara» della Grecia.
Alle elezioni del 6 maggio, il leader della Sinistra radicale (Syriza) Alexis Tsipras ha visto il suo partito schizzare dal 5% al 25%. E ad Atene è rimasto forse l'unico politico a poter girare indisturbato in centro con la sua moto, o addirittura a piedi, senza rischiare di essere aggredito a colpi di uova marce e insulti.