di Annalisa Dall’Oca e Giulia Zaccariello
Finora ci sono solo fatture su fatture da saldare. E richieste di prestiti con i relativi interessi. Di soldi liquidi, a 44 giorni dalla prima scossa, i sindaci dei tanti paesi emiliani messi in ginocchio dal terremoto, ne hanno visti ben pochi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 12 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali.
da rassegna.it
Continua l’andamento estremamente negativo del settore. Federauto lancia l’allarme occupazione: “Nel settore lavorano 1.200.000 addetti, 220.000 dei quali probabilmente non avranno protezione”. E secondo Promotor il mercato è ai livelli del 1979.
Il ripetersi di dati pesantemente negativi mese dopo mese è ormai una costante per il settore auto in Italia: dopo il calo già pesante di maggio, -13,90%, a giugno le immatricolazioni di nuove vetture, secondo quanto afferma il ministero dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, sono scese del 24,42% attestandosi a 128.388 unità, contro le 169.870 di un anno fa.
da rassegna.it
A lanciare l’allarme è Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil: “Siamo di fronte ad un ulteriore drastico ridimensionamento prima di un disimpegno totale dall’Italia”
“La multinazionale finno-tedesca Nokia Siemens Networks ha aperto le procedure per il licenziamento di 445 tra lavoratrici e lavoratori, cui vanno aggiunti lavoratori e dirigenti disponibili a dare dimissioni volontari”. A riferirlo in una nota è Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil.
di Roberto Biorcio
Come cambierà la Lega dopo la sostituzione della leadership di Bossi con quella di Maroni? Se non esistessero tensioni e contrapposizioni, le trasformazioni potrebbero essere progressive e senza scosse, come si è verificato con il passaggio della leadership del Front National da Jeanne-Marie Le Pen alla figlia Marine. Il cambiamento nella Lega è più difficile, perché Bossi ha mantenuto fino al congresso federale forti resistenze alla cessione di suoi poteri.
di Manlio Dinucci
«Profondamente preoccupati per l'intensificazione della violenza», che rischia di allargare il conflitto a dimensioni regionali, chiedono con fermezza «la cessazione della violenza armata in tutte le sue forme». Chi sono i non-violenti? I membri del Gruppo di azione per la Siria che, riunitisi a Ginevra il 30 giugno, hanno emesso un comunicato finale. Alla testa dei non-violenti vi sono gli Stati uniti, registi dell'operazione bellica con cui, dopo la distruzione dello stato libico, tentano di smantellare anche quello siriano.