di Livio Pepino
La montagna ha partorito il topolino. Non senza qualche inganno.
Un secolo fa le indagini di Mani pulite sembravano avere «girato l'Italia come un calzino». Ma, nonostante le inchieste, gli arresti, i dibattimenti, le condanne, la mobilitazione della piazza e della stampa, i processi di allora non hanno lasciato tracce durature nel sistema.
A poco a poco, i fattori extragiudiziari che avevano favorito inchieste e processi si sono modificati e i promessi interventi istituzionali tesi a prevenire e disincentivare la corruzione sono come evaporati.
Alla fine, il cuneo aperto con Mani pulite si è rinchiuso confermando la regola secondo cui la giustizia può colpire alcuni forti ma alla lunga, senza cambiamento politico, è impotente di fronte alla categoria dei forti complessivamente considerati.
di Paola Natalicchio
Storia del femminicidio numero 93 dall’inizio dell’anno, nella civile Italia. Due sorelle. Carmela e Lucia Petrucci. Carmela la piccola, 17 anni. Lucia appena maggiorenne, solo un anno più grande. Frequentano la stessa classe: la terza L dello storico Liceo Classico Umberto di Palermo. Sono appena tornate da una vacanza-studio in Inghilterra, a Brighton. Due “figlie di famiglia”, come si direbbe nel loro sud. Padre impiegato della Corte dei Conti, madre impiegata in Regione. Ieri, a prenderle da scuola, va la nonna. Le lascia in macchina sotto casa, intorno alle 13, nell’appartamento a via Uditore, a pochi passi dal centro. Va via, a fare la spesa nel vicino supermercato. Loro citofonano a casa, sperando che il fratello apra al più presto. Si sono già accorte del pericolo. Ma non hanno il tempo di salire. Succede tutto in un attimo.
di Attilio Folliero
Monti non ha ancora compiuto un anno di governo, essendo in carica dal 16 novembre, ma le cifre parlano chiaro: un assoluto disastro! Il Supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” n. 52 del 15/10/2012, pubblicato dalla Banca d’Italia, evidenzia chiaramente le cifre del disastro. Con la pubblicazione odierna, si rendono pubblici i dati aggiornati al 31 agosto. Il debito pubblico continua a crescere, ma con l’avvento di Monti la crescita è stata superiore agli anteriori governi.
Il debito pubblico italiano al 31 agosto 2012 era 1.975, 63 miliardi di Euro. Il debito pubblico nel 2011 (fra il 31/12/2010 ed 31/12/2011) è cresciuto del 3,00%; se consideriamo gli ultimi dodici mesi del governo Berlusconi (31/10/2010 – 31/10/2011) il debito è cresciuto del 2,38%. Invece negli ultimi 12 mesi (31/08/2011-31/08/2012) la crescita del debito è stata del 3,51%.
di Luca Casarini
Un uomo di 66 anni è l’ennesima vittima della violenza della polizia in Grecia. Non può che iniziare così qualsiasi ragionamento su ciò che sta accadendo. L’immagine, terribilmente plastica per essere la testimonianza di qualcosa di così pesante come la trasformazione in stato di polizia di ogni piazza che protesta in Europa, è in realtà quella degli ultimi due anni. La gente greca protesta, continua a mobilitarsi, non molla. E’ la parte attiva di un paese devastato socialmente dalle ricette della troika, della Banca centrale, del Fondo Monetario, che hanno uno alla volta e tutti insieme, riportato all’800 il livello dei diritti e delle garanzie e proiettato contemporaneamente al tempo di Blade Runner la maniera di estrapolare profitti e di privatizzare la vita.
La Grecia, quella che abbiamo imparato a conoscere oggi, è una società dove 400.000 bambini sono malnutriti. La gente scende in piazza, resiste, prova a rompere le barriere che isolano il parlamento dalla piazza, dalla città, dalla democrazia.
di Sonia Grieco
È stata la parola futuro il filo rosso della serata organizzata dalla Flc Cgil a piazza San Giovanni, a Roma, per denunciare i tagli all’istruzione e alla ricerca e affermare che, come recita il titolo dell’iniziativa, ‘La conoscenza costruisce il futuro’.
Sul palco Serena Dandini, assieme a Dario Vergassola, ha presentato gli attori e i cantanti dell’Orchestraccia, Noemi e Fiorella Mannoia, Max Paiella e Sergio Staino, ha intervistato il segretario generale Cgil, Susanna Camusso, e il segretario generale della Flc, Domenico Pantaleo, il giornalista Luca Telese e gli studenti, i ricercatori e gli insegnanti sul cui futuro si addensano le nubi dei tagli previsti dalla legge di stabilità (aumento dell’orario di lavoro a titolo gratuito e negazione dell’indennità di vacanza contrattuale).