di Maria R. Calderoni
Dite che cosa c'entra con noi Allen Stanford? C'entra, anche se a prima vista non sembrerebbe. Questo Allen Standford - 59 anni, titolare del premiato Standford Financial Group sito in Texas - non più tardi di una settimana fa è stato condannato a 110 anni di galera per una piccola truffa da 7 mila miliardi di dollari, grazie alla quale ha fregato alla grande, fino al 2009, almeno 30 mila investitori. Facile facile, utilizzando (senza nemmeno muoversi da casa) uno di quei mezzucci che non alzano polvere, non fanno rumore e non richiedono nemmeno di indossare un passamontagna nero.
Mezzucci che conoscono solo loro, banchieri e company; nel caso di Allen Stanford si chiama "Schema Ponzi", una roba - si legge - inventata nel 1903 addirittura da un immigrato italiano, sbarcato negli Usa con due dollari in tasca, di nome appunto Charles Ponzi.
di Paolo Ferrero
La cosa più impressionante del vertice romano è la totale inadeguatezza delle proposte. Di fronte alla più grave crisi mondiale mai vista, propongono la crescita ma parallelamente lasciano inalterato il fiscal Compact che – da solo – getterà l’Europa ed in particolare l’Italia nella recessione più nera. Il tutto senza affrontare il nodo della cattiva distribuzione del reddito che è all’origine degli scarsi consumi e quindi della recessione. Le misure per la crescita saranno quindi solo ulteriori soldi tolti allo stato sociale e dirottati in grandi opere – a volte inutili e dannose come la Tav – senza aumentare di un millimetro la domanda, che è l’unica che può trainare l’economia.
R. D.M.
Non c'è vertice senza contestazione, ormai. E non si tratta davvero di «itineranti» del fischio contro il potente di passaggio... L'assemblea annuale di Federmeccanica, ieri a Bergamo, è stata «visitata» da un corteo composto essenzialmente da lavoratori metalmeccanici sotto le bandiere di Fiom, Usb e Rifondazione. E anche questa è nel suo piccolo una notizia.
Il teatro Donizetti era presidiato da un numero eccezionale di agenti in tenuta antisommossa, perché all'apertura - alle 15 - era attesa la presenza anche del ministro Elsa Fornero, uno dei nomi più gettonati degli ultimi anni, quando c'è da protestare.
di Gaetano Azzariti
Uno spettacolo francamente scadente quello che si sta rappresentando in Senato e dintorni. Verrebbe la voglia di abbandonare la sala, magari chiedendo anche il rimborso del biglietto. Se non fosse che la sceneggiata non è fine a se stessa, ma rischia di travolgere gli equilibri costituzionali del Paese: stanno giocando con il fuoco e rischiamo di finire bruciati tutti noi. La storia è nota (almeno ai lettori de il manifesto, tra i pochi a dedicare spazio alle ultime vicende di riforma costituzionale).
di Riccardo Realfonzo
"Sono soddisfatto per l'approvazione in Consiglio della manovra economica del Comune". E' quanto dichiarato dall'assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Riccardo Realfonzo, al termine della maratona di 27 ore con la quale è stato approvato il bilancio di previsione 2012 del Comune di Napoli. "Il percorso che ci ha portato alla approvazione del bilancio - ha detto Realfonzo, autore della manovra - è stato particolarmente arduo, e ciò soprattutto a causa dei fortissimi tagli governativi, dei vincoli sempre più stringenti del Patto di Stabilità che stanno stritolando i Comuni e della crisi che sta investendo l'intero Paese. Malgrado ciò siamo riusciti a mettere in campo una manovra che va in netta controtendenza rispetto alla politica economica del governo nazionale".