ilfattoquotidiano.it
Il governatore della Lombardia Roberto Formigoni è indagato nell’inchiesta della Procura di Milano sui 70 milioni di euro che il polo privato della sanità Fondazione Maugeri ha pagato negli anni al consulente-mediatore Pierangelo Daccò. La notizia è stata pubblicata sul Corriere della Sera. Le ipotesi di reato, riporta il quotidiano, sarebbero due: corruzione per la somma dei benefit ricevuti da Daccò e finanziamento illecitoper oltre mezzo milione di euro relativi alle elezioni regionali 2010. Formigoni ribatte così: ”Provo serenità e tranqullità d’animo, non solo oggi ma sempre”. E ancora: “Non ho nessuna notizia di questa indagine, la notizia ad oggi è destituita di ogni fondamento”. Il presidente della Regione Lombardia ha chiesto al Corriere della Sera ”un’immediata smentita”.
di Modena City Ramblers
22 Giugno 2012, ore 01,20, area di servizio di Sala Consilina, autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Una sosta dopo settecento chilometri di viaggio giusto per prendere un caffè, per affrontare ancora da svegli gli ultimi centosettanta chilometri che ci separano da Cosenza, meta del viaggio e del concerto che faremo domani sera. Caffè, brioche e acquisto compulsivo di un libro in offerta, “Ai confini della realtà, guida completa agli episodi classici”. Imperdibile, per un appassionato come me di quella serie.
Si riparte. “Dai che fra poco più di un’ora siamo a letto in albergo”, dice qualche ottimista sulla poltrona di dietro del pulmino. Chi ha parlato non sa ancora che stiamo entrando in un episodio di “Ai confini della realtà”.
di Francesco Piccioni
Il tribunale civile riconosce che nello stabilimento campano c'è stata «discriminazione» nelle assunzioni e ordina di «sanare» la violazione
Che paese civile, doveva esser l'Italia fino a qualche anno fa! Pensate che esistevano delle leggi che riconoscevano ai cittadini il diritto di non essere discriminati in base alle proprie opinioni. Persino sul posto di lavoro! Forse per questo - diranno gli storici futuri - i saggi del sistema finanziario multinazionale pensarono bene di cancellare tutte le leggi che incongruamente difendevano il diritto di ogni singolo dipendente di avere un'opinione propria e di scegliere a quale sindacato iscriversi...
Il futuro è già qui. Ma per ora esistono ancora le leggi e i tribunali sono chiamati a farle rispettare. La Fiom ha ottenuto dal tribunale civile di Roma (non «del lavoro») la «madre di tutte le sentenze»: quella che impone alla Fiat - pardon, alla Fabbrica Italia Pomigliano (Fip) - di assumere 145 ex dipendenti iscritti alla Fiom. Per sovrappiù, la Fiat dovrà corrisponedere a ognuno dei 19 ricorrenti un «danno esistenziale» pari a 3.000 euro. Sentenza inappellabile, subito esecutiva.
di Luciano Gallino
Di fronte a un’emergenza che si riassume in quattro milioni di disoccupati e altrettanti di precari, con una marcata tendenza al peggioramento, qualsiasi intervento in tema di occupazione dovrebbe presentare una serie di caratteristiche quali: creare in breve tempo il maggior numero di posti di lavoro; dare priorità alle fasce sociali più colpite, poiché un indicatore negativo che segna il 10 per cento per alcuni può toccare il doppio o il triplo per altri; privilegiare attività ad alta intensità di lavoro; indirizzare i nuovi occupati verso settori di pubblica utilità ed alta priorità, tipo, visto quel che succede, la messa in sicurezza antisismica degli edifici.
di Gianni Ferrara
Avevamo, purtroppo, ragione qualche settimana fa (il manifesto del 5 scorso) a gettare l'allarme alla notizia che il Pdl si apprestava a far proporre dai suoi senatori la trasformazione della forma di governo della Repubblica da parlamentare in semipresidenziale, con un emendamento al disegno di legge costituzionale, detto ABC, esemplare, già da solo, di quello che non può essere, per decenza, un progetto di legge di revisione costituzionale. Di emendamenti poi ne sono stati presentati nove. Ce ne vorrebbero il doppio, il triplo ed anche più se fosse logicamente, giuridicamente, democraticamente concepibile una siffatta proposta.