di Marcello Musto
La mattina dell'11 di ottobre del 1962, 2.540 cardinali, vescovi e patriarchi, provenienti da ogni parte del mondo, si disposero in una solenne fila di abiti bianchi e di nicchi rosso porpora per entrare nella Basilica di San Pietro, dando così inizio a uno dei principali avvenimenti religiosi del Novecento, destinato a mutare il volto della chiesa cattolica: il Concilio Vaticano II (CV II).
Il ventunesimo concilio ecumenico si svolse tra l'ottobre del 1962 e il dicembre del 1965, sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. La sua assemblea deliberativa, la più numerosa nella storia della chiesa, riformò la liturgia ecclesiale, introducendo le lingue nazionali nel rito per le messa, e avviò il dialogo con le religioni non cristiane, tramite la dichiarazione sul principio di libertà religiosa.
La casa pare diventare per milioni di italiani una spesa sempre più insostenibile. Secondo una rilevazione dell’area Welfare – Politiche abitative della Cgil nazionale sulle voci di spesa maggiori delle famiglie italiane, l’incidenza media di quelle legate alla casa è passato dal 28,4% del 2010 al 31,1% per il 2012. Un’impennata frutto dei rincari delle utenze, della tassa Imu, del peso dei muti e del reale valore degli affitti, che porta la quota di spesa per l’abitazione oltre la soglia limite di sostenibilità per il bilancio familiare.
In particolare, si sottolinea nella rilevazione della Cgil, ciò che desta preoccupazione è la quota di famiglie, rispetto al valore medio, per le quali questa incidenza supera il 40%. La stima relativa al 2010 individuava in quasi 2,4 milioni le famiglie in condizione di serio disagio, quelle cioè per le quali le spese per l’abitazione pesavano per oltre il 40% sul reddito disponibile.
di Marco d'Eramo
Ma è proprio una bestemmia suggerire che la Germania potrebbe o dovrebbe uscire dall'euro? A giudicare dalle stroncature, indignate e beffarde, ricevute dall'ultima esternazione di Silvio Berlusconi, sembrerebbe proprio di sì. Ma non è così sicuro che si tratti solo di un'altra delle strampalate castronerie dell'ex premier. La stessa opinione l'aveva manifestata l'autorevolissimo finanziere, miliardario e filantropo, George Soros in un saggio pubblicato dall'altrettanto autorevole New York Review of Books (27 settembre): «A mio giudizio la procedura migliore è persuadere la Germania che deve scegliere tra divenire un potere egemonico più benevolo, oppure abbandonare l'euro. In altre parole, la Germania deve guidare o lasciare (lead or leave)».
di Alessandro Robecchi
Riassumiamo. Sono favorevoli a un governo Monti-bis Angela Merkel, Barack Obama, i vescovi italiani, Veltroni, Casini, un po' di Pd, un po' di PdL, la federcaccia di Ostuni, l'associazione di micologia di Trento, il dopolavoro ferrovieri di Orte, Beppe Fioroni, la federcircensi, Raffaele Bonanni e la sua famiglia, il sindacato frontalieri dell'Istria, il patronato degli elettrauto, l'Assococomeri che riunisce i produttori di angurie dell'alto Lazio, e Sergio Marchionne. Si tratta di un pezzo importante di società civile che punta coerentemente a un'applicazione innovativa e rivoluzionaria dell'istituto democratico delle elezioni. Cioè: votare in modo che si verifichi un pareggio, pur dopo sei mesi di risse televisive, e quindi implorare Mario Monti di concedere il bis a un paese stremato.
No ai vitalizi per i consiglieri regionali, la parola passi alla gente. La Federazione della Sinistra del Lazio ha consegnato ieri mattina alla Corte d'Appello di Roma oltre 50 mila firme per proporre due referendum popolari abrogativi che dicano stop all'assegno per gli ex inquilini della Pisana. In particolare i due referendum chiedono l'abrogazione di una serie di articoli della legge regionale 78/1973 e di alcune parti della 19/1995, cioe' le norme regionali che istituiscono e regolano i vitalizi.
Stando ai calcoli effettuati da Fds, la vittoria del referendum porterebbe a un risparmio di 4,5 milioni euro l'anno solo eliminando i vitalizi dei consiglieri in carica. Erano presenti ieri mattinail segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, la segretaria regionale del Prc Loredana Fraleone (presidente del comitato referendario) e i due consiglieri Fds al Consiglio regionale del Lazio Ivano Peduzzi e Fabio Nobile.