Sale al 10,9% il tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2012, mentre ad aprile si è attestato al 10,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo e di 2,2 punti su base annua. Lo rileva l’Istat, segnalando che il tasso del primo trimestre è il più alto dal primo trimestre 1999. Il tasso di disoccupazione viaggia sopra il 10% ormai da due mesi, marzo (10,1%) e aprile (10,2%). E’ stata così superata la soglia psicologica del 10% e guardando ai dati grezzi di aprile il tasso di disoccupazione è addirittura superiore, pari all’11,1%.
di Stefano Galieni
Sono passati turisti che guardavano attoniti, automobilisti e motociclisti che rallentavano e salutavano, qualcuno si è fermato a scattare una foto, altri hanno espresso piacere nel vedere in piazza le bandiere con la falce e il martello. Pomeriggio caldo quello di ieri, si votava in Senato la fiducia alla controriforma al mercato del lavoro. Per porre il testo al riparo da piccole modifiche e soprattutto per dare una pronta risposta ai diktat della Merkel, della Bce e dei “mercati”, il governo ha come ormai di norma evitato anche il dibattito in aula. Un dibattito che sarebbe stato animato soltanto dall’opposizione proveniente dai banchi dell’IdV e forse da una destra che sperava di ottenere ancora di più. Il tutto nell’assordante e imbarazzante silenzio assenzo del Pd.
di rassegna.it
Come scrive sul suo profilo Facebook il paesologo e scrittore Franco Arminio, “forse è la prima volta che nella storia del mondo c'è un terremoto che colpisce una sola classe sociale: il terremoto degli operai”. Le nuove scosse di terremoto che hanno colpito l’Emilia Romagna la mattina del 29 maggio lasciano vittime soprattutto nel mondo del lavoro, e alimentano polemiche sulla ripresa della produzione nei capannoni industriali dove, anche in seguito alle prime scosse del 20 maggio, la sicurezza non era garantita.
Il premio Nobel Dario Fo appoggia pienamente la campagna contro la parata del 2 giugno: “Speravo che il Presidente della Repubblica avesse il coraggio giusto per uscire dagli schemi del rito da ripetere a tutti i costi. Andare contro questa parata avrebbe dimostrato la voglia di uscire dall’ovvietà e da quella continua sequela di sfilate, bambini che applaudono e tribune d’onore riempite da personaggi che sembrano usciti dai musei. Mi dispiace perché ho avuto ed ho ancora fiducia in Giorgio Napolitano, anche se dobbiamo constatare che al momento ancora non c’è stata la giusta sterzata”.
di Marco Bersani
Sabato 2 giugno il popolo dell'acqua e dei beni comuni tornerà in piazza. Lo farà con profonda vicinanza e solidarietà con le popolazioni del nord Italia colpite, ormai da settimane, dal terremoto.Una vicenda che alla fragilità intrinseca della relazione fra uomo e natura, vede ancora una volta accavallarsi l'incuria verso un bene comune come il territorio e la colpevole disattenzione verso il diritto ad un lavoro in condizioni di sicurezza e di dignità.