di Alfonso Gianni
Si aprono settimane davvero decisive per la Grecia, per l’Europa, per il futuro dell’euro. Non solo perché il 17 giugno si rivota nel paese ellenico, ma soprattutto perché la crisi nel frattempo ha continuato a macinare le sue terribili logiche e a provocare i suoi danni.
Il tentativo di attribuire quanto potrebbe avvenire nel vecchio continente – e già avviene con il peggioramento della situazione economica e delle previsioni per il futuro – sull’esercizio stesso di un atto elementare di partecipazione popolare quali sono le elezioni politiche, la dice lunga sulla crisi profonda di democrazia accentuata dai processi della crisi economica.
di Paolo Tosatti
Il loro lavoro inizia quando quello degli altri finisce. Ogni giorno, alcune ore dopo il tramonto, mentre le sovraffollate strade delle città lentamente si svuotano, un piccolo esercito invade gli spazi urbani dell’arcipelago filippino. Da ogni parte le truppe avanzano, a piedi, in motorino, in macchina, in metropolitana o in autobus, convergendo verso i luoghi di raccolta prestabiliti: enormi palazzi alveare o piccoli prefabbricati perfettamente mimetizzati con gli edifici circostanti.
di San Precario
Recentemente, nel rapporto annuale 2012, l’Istat ha pubblicato gli ennesimi dati sulla diffusione della precarietà in Italia. Come al solito, il target di riferimento è solo il lavoro subordinato.
di Paolo Ferrero
Dopo 38 anni le coperture, i depistaggi da parte di autorità politiche e servizi segreti deviati, l'omertà hanno impedito di raggiungere la verità giudiziaria sulla strage di Brescia. Ma la verità storica è ormai tristemente nota e ci racconta di una strage compiuta da manovalanza fascista e ampiamente coperta dai nostri servizi segreti
di Orazio Licandro
Per una volta, almeno per una volta, qualche sera fa il ‘droide’ Mario Monti ha mostrato tutti i suoi limiti di uomo e di politico di governo, ancorché professore bocconiano e supertecnico amatissimo dal Quirinale. Il suo apparentemente efficace eloquio, sino a quel momento intervistato da docilissimi giornalisti ospiti in studio (a proposito, ma questa non era una sconcezza che si diceva pretendesse soltanto Berlusconi?), si schiantava alla prima vera, ma anche banale, domanda di Corrado Formigli a Piazza Pulita.