Intervista di Linda Santilli
Barbara Pettine, sindacalista e femminista, promotrice convinta della rete delle donne Fiom, 35 anni di lotte con le metalmeccaniche, è tra le firmatarie dell’appello per la manifestazione del 12 maggio e ci spiega le sue ragioni.
Siamo di fronte allo stravolgimento della nostra democrazia. Stanno passando leggi inimmaginabili fino a qualche anno fa. La riforma delle pensioni, la riforma del mercato del lavoro, lo scippo dell’articolo 18 sono misure abnormi che interverranno a modificare profondamente le condizioni di vita e di lavoro di donne e uomini. Scendere in piazza contro questo governo è obbligatorio …
Intervista di Stefano Galieni
Ugo Mattei, oltre che essere un giurista è fra le figure intellettuali che più sta avanzando proposte in questa fase politica. È stato fra gli animatori principali dell’assemblea che si è tenuta il 28 aprile scorso a Firenze per la nascita di un nuovo soggetto politico. La proposta dell’ALBA (Alleanza per il Lavoro i Beni comuni e l’Ambiente) si incrocia positivamente con la manifestazione indetta il 12 maggio a Roma dalla FdS.
di Massimo Giannetti
«Da qui ai prossimi giorni a Termini Imerese se ne vedranno delle belle, la nostra protesta sarà un crescendo...». Sono le quattro del pomeriggio e davanti alla sede dell'Agenzia delle entrate, sul lungomare Cristoforo Colombo, ci sono un sacco di poliziotti.
di Alberto Burgio
Si ha più che mai, di questi tempi, l'impressione che avesse ragione Antonio Gramsci nell'indicare nella «concezione fatalistica e meccanica della storia» un preciso sintomo di scarsa autonomia intellettuale. Oggi, di fronte alla drammaticità della crisi e alle preoccupazioni che essa genera, la «pigrizia fatalistica» (sempre Gramsci) domina. Prevale la tendenza a credere che quanto accade sia effetto di forze superiori e incoercibili, il verdetto di un destino avverso.
di Vincenzo Fatigati
5 gennaio 1948 - 9 Maggio 1978, Cinisi (PA).
"Appartiene al tuo sorriso
l'ansia dell'uomo che muore,
al suo sguardo confuso
chiede un po' d'attenzione,
alle sue labbra di rosso corallo
un ingenuo abbandono,
vuol sentire sul petto
il suo respiro affannoso:
è un uomo che muore".
P. Impastato