"Questo decreto supremo ha per oggetto quello di nazionalizzare in favore della Ditta Nazionale d'Elettricità (ENDE), a nome dello Stato, il pacchetto di azioni che possiede l'impresa Rete Elettrica Internazionale (filiale di Rete Elettrica Spagnola) nell'impresa del Trasporto dell'Elettricità", ha annunciato Morales nel palazzo presidenziale a La Paz.
La catena elettrica si divide in generazione, trasmissione e distribuzione. Il governo boliviano recuperò già nel passato le generazione.
di Martino Mazzonis
Se qualcuno si chiedeva se Occupy Wall Street fosse un fenomeno del passato, ieri ha avuto una risposta. Non sappiamo come finirà, ma per certo lungo Broadway ieri ha sfilato tanta gente. Più di quanta se ne veda a una manifestazione X negli Usa, in un giorno lavorativo qualsiasi. Come è il primo maggio qui. C'erano i sindacati, i partitini di sinistra, associazioni, reduci del Vietnam, organizzazioni omosessuali e c'era Occupy Wall Street.
di Alberto Burgio
A 250 anni dalla pubblicazione, il «Contrat social» mette in luce le intuizioni del filosofo sui dilemmi della democrazia borghese
Il 2012 è un anniversario rousseauiano perfetto: Jean-Jacques nacque (a Ginevra) 300 anni fa e 250 anni sono trascorsi dalla pubblicazione del Contrat social e dell'Émile, le due opere che - insieme ai Discorsi e alle Confessioni - hanno consacrato il loro autore a una fama imperitura.
Teorie «empie e scandalose»
Rousseau è figura controversa per eccellenza. Uomo dei Lumi, «anticipò» secondo alcuni la temperie romantica.
redazionale
Il 30 aprile 1982 a Palermo venivano assassinati dalla mafia i compagni Pio La Torre, Segretario Regionale del Partito Comunista Italiano, e Rosario di Salvo. Una violenza assassina scatenata per fermare una straordinaria stagione di lotte per la pace, contro l'installazione dei missili americani a Comiso, per impedire lo sviluppo di una iniziativa contro il sistema di potere politico-affaristico-mafioso.
Venivano così spezzate le vite di un dirigente che dalle lotte nelle campagne alle aule parlamentari aveva rappresentato un punto di riferimento essenziale e di un miltante simbolo di quel grande patrimonio di dedizione e passione che caratterizzava il PCI.
Il dato emerge dalla rilevazione condotta dall’Istat insieme all’Inps. Per 2,4 milioni di pensionati, addirittura, non si arriva a 500 euro. Le donne sono le più penalizzate.
Nel 2010 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche, pari a 258,477 miliardi di euro, è aumentata dell’1,9% rispetto all’anno precedente; in diminuzione, invece, risulta la sua incidenza sul Pil pari al 16,64% a fronte di un valore di 16,69% registrato nel 2009. E’ quanto emerge dalle rilevazioni annuali sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotte dall’Istat e dall’Istituto nazionale della previdenza sociale. Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 14,9%, quelle di invalidità il 4,5%; le pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l’1,7%. E se il 47,9% delle pensioni è erogato al Nord, il 20,5% va alle regioni del Centro ed il restante 31,6% nel Mezzogiorno. Secondo l’Istat i pensionati sono 16,7 milioni e percepiscono, in media, 15.471 euro all’anno: il 14,4% , circa 2,4 milioni, riceve meno di 500 euro mensili; il 31%, 5,2 milioni di individui, tra i 500 e 1.000 euro, il 23,5% tra 1.000 e 1.500 e il restante 31,1% più di 1.500 euro.