di Guido Rossi
La confusione della politica e il conseguente smarrimento dei cittadini, che sovente provoca attrazioni verso il populismo o verso derive sociali, sono in questo periodo al centro della crisi e della inefficienza dei governi incapaci di risolverla. La prossimità di competizioni elettorali riempie i media di dichiarazioni scomposte e spesso contraddittorie, mentre rimangono sullo sfondo i maggiori mali delle democrazie, che non paiono trovare se non rimedi sempre più lontani nel tempo.
di Tonino Bucci
Riesco a spiegarlo qualche volta ai bambini. “Io sono un maestro giostra”. Ho iniziato così il mio anno scolastico. Mi sono presentato in questo modo ai miei nuovi alunni di seconda elementare. Sono proprio come i giostrai. Voi li conoscete: arrivano con le autopiste, il calcinculo una volta ogni tanto. Sistemano le loro roulotte […]. Vi fanno divertire, ma poi se ne vanno. E chissà se torneranno il prossimo anno. Ecco, io sono un maestro giostraio.
di Paolo Ferrero
In questi ultimi anni il Pd ha partecipato in Sicilia al governo Lombardo e adesso si presenta alle elezioni in coalizione con l'Udc. Nei giorni scorsi in Sicilia, le forze di sinistra (Federazione della Sinistra, Sel e Verdi) hanno dato vita ad una lista unitaria che - apparentata con l'Italia dei Valori - sostiene Claudio Fava candidato a Presidente della Regione.
Questa scelta segue di pochi mesi la vicenda palermitana in cui Leoluca Orlando è diventato sindaco di Palermo sostenuto da una coalizione formata da IdV, Federazione della Sinistra e Verdi. CONTINUA|PAGINA 5 Nei mesi scorsi la maggioranza che sostiene Monti ha votato la manomissione dell'articolo 18, arrivando sin dove non era arrivato Berlusconi da solo. Alcuni giorni fa, le forze politiche e sociali che si oppongono da sinistra al governo Monti hanno depositato i quesiti referendari sull'articolo 18 e sull'articolo 8. ALBA propone giustamente un referendum contro le privatizzazioni e noi proponiamo un ulteriore quesito per abolire la controriforma delle pensioni.
di Luca Sappino
I primi a salire sul palco della festa dell’Italia dei Valori, nel secondo giorno del weekend lungo di Vasto, sono 6 operai Alcoa, con i loro elmetti calcati in testa e le orgogliose bandiere con i quattro mori cucite sulle maglie.
L’applauso è stato lunghissimo: qualcuno si è alzato in piedi. Un lapsus aveva preannunciato questa giornata. Nell’intervento del giorno prima, durante il dibattito con Vendola, Parisi e Quagliariello sulla riforma elettorale, a Di Pietro era sfuggita storpiata la formula magica con cui è solito piantare i paletti politici dei suoi discorsi: «Noi dell’Italia dei Lavori...».
di Francesco Paternò
La Fiat esce indenne dall'incontro con il governo durato oltre cinque ore e mezza. Nel comunicato congiunto delle 21,40, del piano Fabbrica Italia e degli investimenti per 20 miliardi entro il 2014 non si parla più, come aveva già annunciato Sergio Marchionne; si ricordano piuttosto 5 miliardi di investimento «realizzato negli ultimi tre anni». Fiat e governo faranno un gruppo di lavoro comune, mentre il futuro degli stabilimenti italiani e dei suoi lavoratori è affidato (come sempre Marchionne aveva anticipato) alla capacità di esportare all'estero di alcuni prodotti e agli utili provenienti dalla Chrysler e dai mercati americani.