di Paolo Ferrero
Mercoledì il Senato voterà in seconda lettura il definitivo stravolgimento dell'articolo 81 della Costituzione, inserendo nella stessa il pareggio di bilancio. Si tratta di un rovesciamento della Costituzione perché le politiche neoliberiste verranno poste alla base dell'azione dei governi per l'oggi e per il domani.
da rassegna.it
"La ministra del Lavoro – si legge in un articolo pubblicato sul blog del comitato - potrà forse dire che l'irrigidirsi delle norme sulla flessibilità in entrata le favorisce e che sono state reintrodotte norme che scoraggiano le dimissioni in bianco. Noi sappiamo però che l'occupazione delle donne aumenterà soltanto se ci sarà una ripresa degli investimenti, e che questa ripresa deve includere investimenti privati e pubblici nel welfare.
di Moni Ovadia
Rosario Bentivegna, partigiano gappista, organizzatore dell'azione di Via Rasella, ci ha lasciato. Uomini come lui con il loro coraggio e la fedeltà alle loro scelte hanno contribuito a riportare l'Europa e il nostro Paese alla democrazia e alla libertà.
Il fronte del revisionismo e del negazionismo italiano compatti nel corso di tutto il secondo dopoguerra hanno cercato di marchiare come crimine, come strage assassina il legittimo attentato di via Rasella contro una colonna di SS.
Intervista a Nanni Alleva di Antonio Sciotto
«È vero, il reintegro è ridotto ormai a una ipotesi di scuola, quasi impossibile. Eppure Confindustria si straccia le vesti e il Pd e i sindacati cantano vittoria, ma la loro è una vittoria di Pirro». Nanni Alleva, giuslavorista per lunghi anni coordinatore della consulta del lavoro della Cgil, avvocato che ha seguito decine e decine di cause per licenziamento, non ha dubbi: quello sull'articolo 18 è un grande passo indietro. Ma c'è di più, Alleva segnala un aspetto finora trascurato e ugualmente grave: sono stati indeboliti anche i licenziamenti collettivi.
Partiamo proprio dai collettivi: perdono anche loro le garanzie?
Purtroppo sì.
«È stato svuotato il senso e il contenuto dell'articolo 18. Con la proposta del governo, che spacchetta i motivi del licenziamento, il risultato è che in molti casi non c'è più il reintegro ma un risarcimento economico». Il segretario della Fiom Maurizio Landini, intervistato dal Corriere della Sera, conferma tutto il suo giudizio negativo sulla riforma del lavoro e chiede chiaramente alla Cgil di non fare marcia indietro e di attuare gli scioperi previsti.