Intervista di Andrea Fabozzi a Carlo Smuraglia*
Professore, gli entusiasti di questa annunciata riforma del mercato del lavoro parlano di «fine di un'epoca», l'epoca cioè del «consociativismo». Siamo davvero a un passaggio storico?
Si può parlare di fine di un'epoca ma solo nel senso che si torna indietro.
di Francesco Piccioni
Difficilmente le motivazioni di una sentenza per una causa di lavoro stuzzicano l'attenzione generale. Quelle con cui i giudici di Potenza hanno spiegato l'ordine di «reintegro sul posto di lavoro» dei tre operai della Fiat-Sata di Melfi, invece, ha tutti i crismi del «caso esemplare». E cade nel pieno di una discussione politica nervosa, spesso apertamente falsificatoria della realtà, ma dalle conseguenze pericolosissime sulla vita di decine di milioni di persone: i lavoratori dipendenti di ogni ordine e grado, con ogni tipo di contratto, precari o stabili, manuali o «immateriali».
di Giusto Catania
Adesso il quadro politico palermitano è chiaro e, ancora una volta, la Sicilia diventa laboratorio per delineare una prospettiva per la politica nazionale.
A Palermo si può scegliere tra le varie tendenze politiche e culturali che stanno definendo il nuovo corso della politica italiana.
di Alessandro Robecchi
John Steinbeck pubblicò Furore (The grapes of wrath) nel 1939. Vinse il Pulitzer nel '40. Vinse il Nobel per la letteratura nel 1962. Furore è considerato universalmente il più grande romanzo mai scritto sulla Grande Depressione, oltre che uno straordinario affresco degli anni del New Deal di Roosevelt.
Che l'aumento delle disuguaglianze tra i redditi dei paesi sia oggi un fatto acclarato, è una cosa, ma che tale aumento possa considerarsi il naturale prodotto di processi economici ineludibili, è ben altra cosa. Questa situazione è infatti l'erede diretta dell'ortodossia economica che domina da più di 30 anni e che ha giudicato salutare per l'economia la concentrazione del reddito, che così...