di Pino Bruno
Questa volta sono scesi in campo gli scienziati per chiedere al governo britannico di riabilitare l'onore e la memoria di Alan Turing. Il premio Nobel per la medicina Sir Paul Nurse, il matematico e cosmologoStephen Hawking, il matematico Sir Timothy Gowers, il presidente del National Museum of Science, Douglas Gurr, l'astronomo Lord Martin Rees, hanno scritto una lettera aperta al Primo Ministro David Cameron per sollecitare la grazia postuma per "this British hero". L'appello, pubblicato dal Daily Telegraph, ha riacceso il dibattito su come il Regno Unito ha ripagato "chi ha permesso di abbreviare la durata della Seconda guerra mondiale".
Lettera di Antonio Ingroia a Beppe Grillo
Caro Beppe Grillo, ti scrivo questa lettera da qui, dal Guatemala, mentre mi preparo a rientrare definitivamente in Italia per partecipare anch’io come te alla campagna elettorale. Ci conosciamo da anni, da quando facevamo mestieri diversi, spesso sullo stesso fronte nella critica radicale di un certo ceto politico e classe dirigente. Venivo a tutti i tuoi spettacoli, e tu più di una volta mi hai citato a Palermo per manifestarmi il tuo sostegno nell’azione giudiziaria contro potentati criminali e politico-economici. Poi hai fatto una scelta di impegno politico che ho capito solo strada facendo, e che ha l’indubbio merito di avere sottratto all’astensionismo tanti italiani, delusi e arrabbiati, recuperandoli ad
di Flavio Liotti
Cari amici, da molti anni andiamo dicendo che non c'è e non ci sarà pace senza una politica di pace. Abbiamo sempre cercato di essere positivi e propositivi, aperti al confronto con tutti, anche con quelli che avevano le idee e i comportamenti opposti. Ma, tranne preziose eccezioni, abbiamo trovato scarsa considerazione e scarso ascolto. Col passare degli anni, insieme all'indifferenza è invece cresciuta una manifesta ostilità e si sono moltiplicati i tentativi di chiudere le organizzazioni, le istituzioni e le esperienze del pacifismo politico considerate troppo autonome e fastidiose.
Cosa dobbiamo fare? Continuare come abbiamo sempre fatto o tentare un metodo nuovo?
di Luciano Bertozzi
Il Governo dei Professori, dimissionario, ha stanziato con il decreto-legge di fine anno circa 900 milioni di euro per le decine di missioni militari in cui sono impegnati migliaia di soldati italiani, per il periodo 1° gennaio -30 settembre 2013 e appena 35 milioni per la cooperazione allo sviluppo. In particolare circa 450 milioni saranno spesi in Afghanistan, 119 in Libano, una cinquantina nei Balcani, 34 milioni nelle missioni antipirateria dell'Unione europea e della Nato e ben 144 milioni per la stipula dei contratti di assicurazione e di trasporto e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni stesse.
di red.
Il prossimo febbraio, probabilmente il 24, andremo a votare. In queste ore si stanno formando le liste e gli schieramenti. Ma, al di là del problema finanziario e del rapporto con il resto dell’Europa, ancora non si intravede tra le varie liste e i vari schieramenti che si vanno formando un’idea davvero forte per il programma economico e sociale. Partecipare alle elezioni, ma per fare cosa? Ogni idea dovrebbe partire da un’analisi dei fatti. Fondata sulle grandi tendenze economiche e sociali. Ma anche su quello che “sentono” i cittadini. Sulla percezione pubblica dell’economia e del vivere sociale. Questi vari elementi sembrano, una volta tanto, suggerirci la medesima, univoca interpretazione.