di Sel, Fds e Verdi Sicilia
Dichiarazione di: Erasmo Palazzotto, Celeste Costantino (SEL) - Antonio Marotta, Luca Nivarra, Federico Martino ( Federazione della Sinistra) - Carmelo Sardegna, Maximo Ghioldi (Verdi).
"Nell’incontro di venerdì 24 agosto tra i dirigenti di Sinistra ecologia e libertà, dei Verdi e della Federazione della sinistra è scaturita la decisione di presentarsi alle prossime elezioni regionali con un’unica lista della sinistra siciliana, che si iscrive nell’orizzonte di una netta e radicale discontinuità con le disastrose esperienze dei governi Cuffaro e Lombardo e nell’avvio di un processo di liberazione della Sicilia dalle piaghe dell’illegalità, della spesa improduttiva e del clientelismo.".
di Andrea Fabozzi
Tra due settimane in Sicilia si cominceranno a raccogliere le firme per presentare le liste alle regionali del 28 ottobre, ma Leoluca Orlando non ha ancora deciso se appoggiare o meno Claudio Fava, candidato presidente. Nelle ultime ore il sindaco starebbe cercando un nome in grado di spaccare il partito democratico, la scelta ricadrebbe su Bernardo Mattarella che sull'isola incarna l'anima (minoritaria) anti Lombardo dei democratici. Mattarella, figlio di Piersanti, il presidente democristiano ucciso dalla mafia nel 1980, e nipote del giudice costituzionale Sergio, è stato scaricato dal Pd in favore di Rosario Crocetta, più gradito a Lombardo e all'Udc.
di Luca Cangemi *
Abbiamo più volte denunciato, in questi mesi come inaccettabile la proposta del concorso a cattedra, agitata dal ministro Profumo, senza sciogliere la vera questione della scuola italiana, cioè il risarcimento dei brutali tagli operati dalla Gelmini e confermati dal governo tecnico. Confermiamo la nostra opinione di fronte alla proposta del Consiglio dei Ministri. Che senso ha organizzare la mastodontica e costosissima macchina di un concorso nazionale, mettendo in gioco meno di dodicimila posti? Intanto rimangono tagliati fuori decine di migliaia di precari che hanno fatto andare avanti la scuola per anni o decenni, per i quali una legge dello stato aveva previsto la stabilizzazione.
di Fr. Pi.
L'idea migliore del governo sembra essere stata l'aver chiamato il consigli dei ministri di ieri un «seminario». Una consultazione quasi informale per individuare le idee adatte a far ripartire «la crescita». Ma anche un modo di dire «non aspettatevi molto».
In effetti, una sola decisione è uscita fuori dal conclave: le tasse dei terremotati emiliani potranno aspettare fino al 30 novembre. Un (piccola) proroga che non cambia nulla, ma evita le accuse di insensibilità. Il resto è individuabile solo con atti di fede.
di Alfonso Gianni
L'intervista di Bersani di ieri su Repubblica contiene diversi elementi interessanti. Peccato che molti di essi siano gia' stati contraddetti dalle scelte concrete di quel partito. Il voto sull'articolo.18, sul pareggio di bilancio, sul fiscal compact sono mattoni di una politica a dir bene moderata, tutta interna alla politica attualmente dominante in Europa.
L'accordo che si profila sulla legge elettorale e' disegnato affinche' si creino simili equilibri, come ha immediatamente notato Berlusconi in una intervista praticamente parallela. La grande coalizione scartata a parole viene favorita nei fatti.