di redattoresociale.it
Mamme e lavoratrici: ancora oggi la conciliazione è lontana. Lo dimostrano i dati del rapporto "Mamme nella Crisi" di Save the Children, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero e della vicepresidente del Senato Emma Bonino. In Italia mancano i servizi all'infanzia e il lavoro, se c'è, è a rischio a seguito della gravidanza, con pressioni o dimissioni in bianco: sono questi gli elementi che spiegano il calo della natalità in Italia (-15mila nascite tra il 2008 e il 2010).
Il rapporto donne-lavoro resta uno scoglio: nel 2010 solo il 50,6% delle donne senza figli era occupata (contro la media europea del 62,1%).
di redditogarantito.it
Nel giugno scorso un'ampia coalizione di associazioni, reti sociali, partiti, movimenti, comitati, collettivi ha lanciato la campagna per un reddito minimo garantito in Italia. Una campagna nata intorno ad una proposta di legge di iniziativa popolare che intende istituire anche nel nostro Paese una garanzia per il reddito per coloro che sono precari, disoccupati e inoccupati, oggi soprattutto giovani, donne e Working Poor.
Una campagna che vuole rilanciare quelle fondamenta di un modello sociale europeo che le politiche neoliberiste hanno minato, per un Welfare universale che garantisca misure di sostegno alle persone, per rilanciare politiche di redistribuzione delle ricchezze e mettere al centro del dibattito politico le garanzie, i diritti, le libertà di scelta delle persone.
di Francesco Saraceno
Wolfgang Münchau ha scritto un interessante articolo sul Financial Times di ieri. Per riassumere, Münchau sostiene che vi sia la possibilità che il nuovo programma OMTs [Outright Monetary Transactions, acquisto "illimitato" di titoli del debito pubblico a breve scadenza (fino a tre anni) dei paesi periferici, ndr] lanciato dalla Banca centrale europea non venga mai utilizzato, perché i governi dei paesi interessati non saranno incentivati a mettersi sotto la tutela della Troika. L’OMTs rischia quindi di essere inefficace nel rilanciare l’economia. Egli sostiene quindi che la BCE avrebbe dovuto fare come la Fed, e annunciare un programma incondizionato di acquisto di obbligazioni (private e pubbliche).
di Monica Bedana
A volte la vita corre più veloce del passo di una manifestazione e sabato scorso non ero a Madrid se non col cuore. Per le strade della capitale spagnola oltre un milione di persone a chiedere di potersi esprimere in un referendum contro i tagli imposti dalla liberale austerità e sul paventato salvataggio del Paese da parte dell’Unione Europea. Non una manifestazione qualunque ma un vero summit sociale che ha riunito, compatti, i sindacati, il settore dell’educazione, dei servizi sociali in generale e, in particolare, coloro che in famiglia o nel pubblico hanno a carico persone dipendenti: i beneficiari di una delle leggi socialmente più sentite dell’epoca Zapatero, completamente cancellata dai tagli.
di Francesco Maringiò
La Festa do Avante ha richiamato anche quest’anno centinaia di migliaia di cittadini portoghesi ed una nutrita presenza di delegazioni internazionali, tra questi il Partito dei Comunisti Italiani. Organizzata dal Partito Comunista Portoghese, ha visto la partecipazione di più di 300 mila persone nei tre giorni di spettacoli, dibattiti, eventi sportivi e culturali e, soprattutto, politici con il grande comizio di chiusura che, ad oggi, è uno degli eventi più grandi e partecipati del Portogallo. Quest’anno (7-9 Settembre 2012) la Festa è caduta in un momento molto delicato per il paese segnato da una pesante crisi ed ha rappresentato un momento importante di organizzazione e lotta, all’insegna della parola d’ordine del cambiamento.