La Spagna e tutti gli antifascisti sono in lutto per la morte avvenuta ieri di Santiago Carrillo, storico ex dirigente del PCE diventato un’icona della resistenza contro la dittatura di Franco. E’ morto ieri all’età di 97 anni nella sua casa di Madrid, e sono in molti a piangere la sua scomparsa. Carrillo era considerato uno degli artefici della transizione iberica alla democrazia, uomo straordinario che ha vissuto per oltre 38 anni in esilio dopo la guerra civile persa nel 1939. Tornare in Spagna infatti avrebbe significato la morte dal momento che la dittatura di Franco non gli avrebbe mai perdonato le sue simpatie comuniste e repubblicane.
Carrillo negli ultimi mesi aveva fatto su e giù dall’ospedale, l’ultima volta a luglio, ma le sue condizioni di salute ormai si erano deteriorate. Nato nelle Asturie, regione povera nel nord della Spagna, il 18 gennaio del 1915, a soli 13 anni Carrillo aveva già cominciato la sua attività politica presso i Giovani Socialisti.
Intervista a Gianni Rinaldini
di Francesco Paternò
Gianni Rinaldini è stato segretario della Fiom tra il 2002 e il giugno 2010. In Fiat ha visto l'arrivo di Sergio Marchionne nel giugno del 2004, il divorzio dell'azienda dalla Gm nel febbraio del 2005, la presentazione del piano Fabbrica Italia dell'aprile 2010. Il «prima e il dopo Cristo» del Lingotto, per dirla con le parole dell'amministratore delegato del gruppo. Che ha incontrato più volte, fino alla rottura del 2008.
Come suonano i complimenti di Cesare Romiti alla Fiom, unico sindacato ad aver capito che il piano Fabbrica Italia di Marchionne non stava in piedi?
Sono un po' beffardi. Viene da domandarsi: ma dove siamo finiti? Anche uno come Romiti dice «il sindacato faccia il suo mestiere».
di Marco Zerbino
«Chi dice che vuole andare al governo e fare politiche di sinistra senza pronunciarsi sul fiscal compact, sta di fatto prendendo in giro il paese e i lavoratori». Non ricorre a giri di parole, Paolo Ferrero, quando si tratta di spiegare quella che, secondo lui, è la strada da imboccare per ricostruire una sinistra degna di questo nome in Italia.
«Si tratta, molto semplicemente, di mettere insieme quelli che sono contro le politiche di austerità e di chiedere poi agli italiani un voto per governare sulla base di un programma veramente alternativo, di un new deal per il paese». Secondo il segretario di Rifondazione Comunista, una lista o una coalizione «anti Monti» potrebbe aspirare ad una percentuale a due cifre.
di Marco Zerbino
«È il momento di pensare a cose che non sono state mai pensate. Nel contesto attuale, io mi pongo anche il problema se può nascere una nuova formazione politica che rappresenti il lavoro». È un Maurizio Landini meno reticente del solito quello che conclude la festa della Fiom di Torino confrontandosi con Nichi Vendola sul tema «Far contare il lavoro».
A «Fiumana 2012», per dieci giorni, attraverso discussioni e faccia a faccia con diversi esponenti del centrosinistra, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil non ha perso occasione per incalzare la politica. Non ha mai smesso, secondo un’espressione che è ricomparsa in maniera quasi ossessiva nella maggior parte dei dibattiti in programma, di «mettere i piedi nel piatto».
di Paolo Borrello
In media, in Italia, i pensionati devono pagare 1.500 euro all’anno tra tasse e tariffe. E sta arrivando una nuova stangata: un aumento che peserà ulteriormente sui redditi da pensione con l’aumento delle addizionali Irpef regionali e comunali, l’introduzione di nuove tasse come l’Imu e la continua crescita dei costi energetici.
E’ quanto emerge da un’indagine diffusa dallo Spi Cgil, un sindacato dei pensionati, che analizza il peso complessivo del prelievo fiscale e delle principali tariffe sulle pensioni.
L’indagine in questione viene analizzata in un articolo pubblicato su www.rassegna.it.