di Diego Novelli
Quando il cosmopolita amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, annunciò in pompa magna il piano “Fabbrica Italia” con venti miliardi di investimenti entro il 2014 si levarono entusiastici inni di plauso da parte dell’allora ministro del Lavoro Sacconi, del Comune, della Provincia, della Regione e dei segretari generali della Cisl e della Uil.
Come contropartita era però sottinteso che i sindacati dovevano firmare un accordo aziendale che peggiorava, in nome della produttività, le condizioni di lavoro in fabbrica. Un sacrificio in cambio della garanzia dell’occupazione.
Intervista a Angela Davis
di L. Ce.
Comunista, femminista, filosofa radical. Angela Davis è stata simbolo della controcultura radical nera e giovanile, fra i top ten della lista dei ricercati Fbi. Oggi a 68 anni è professoressa emerita e militante per i diritti dei prigionieri detenuti negli Stati uniti, più di due milioni di persone, in gran sproporzione membri di minoranze etniche e soprattutto afroamericani.
La sua storia è ancora attuale?
Ai ragazzi di questo secolo vorrei che il film raccontasse di un movimento che ha vinto.
di Elena Marisol Brandolini
Convocate da Comisiones Obreras (CC OO) e Unión General de Trabajadores (UGT), associazioni di cittadini e altri sindacati, tutti riuniti nella Cumbre Social, centinaia di migliaia di persone sono sfilate per le strade di Madrid sabato 15 di settembre, provenienti da tutta la Spagna, contro il governo conservatore di Mariano Rajoy, per chiedere la celebrazione di un referendum popolare sulle politiche economiche dell’Esecutivo spagnolo, che ledono diritti sociali e di cittadinanza.
di Fabrizio Goria
Fabbrica Italia è superata. Lo ha detto Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat. I dati di produzione che Linkiesta è riuscita a ottenere e visionare spiegano cosa ciò significhi in termini di minor produzione prevista. Si tratta dei Piani operativi 09, nati quindi a settembre. Si stimano le produzioni finali per il 2012 e si preparano quelli per il 2013, in modo da avere una prospettiva sul budget. Il riferimento è agli stabilimenti italiani (Mirafiori, Melfi, Pomigliano d’Arco, Cassino), a quello polacco di Tychy e a quello serbo di Kragujevac, che ha da poco visto la conferma dell’arrivo di 500 milioni di euro da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei).
di Franco Astengo
La validità della formulazione di un forte auspicio circa la possibilità di una presentazione unitaria di tutte le forze della sinistra d’alternativa risiede in molte ragioni: prima fra tutte quella riguardante la necessità di recuperare una presenza nelle istituzioni repubblicane, la cui assenza, come abbiamo avuto occasione di osservare amaramente nel corso di questa legislatura, appare davvero del tutto esiziale sul piano della prospettiva politica e della possibilità di affrontamento di tutte le grandi questioni che- soprattutto ma non solo – la crisi ha portato violentemente con sé sul piano del lavoro, dello stato sociale, della stessa convivenza democratica.