di Loris Campetti
E se invece di partire dagli schieramenti si partisse dai contenuti? La differenza è fondamentale e può avviare un cammino in controtendenza rispetto a quello che ha contribuito ad allargare il divario tra la politica e i cittadini e ad approfondire la crisi della rappresentanza. È questa la ragione delle molte reazioni positive alla decisione di Antonio Di Pietro di trasformare i referendum sul lavoro dell'Idv in una battaglia unitaria di tutte le forze che si oppongono al neoliberismo.
La scommessa è ambiziosa: riempire di contenuti politici veri la campagna elettorale che si sta aprendo su un terreno arretrato e autoreferenziale, basato sulle alleanze quasi a prescindere dai programmi, che inesorabilmente finiscono per perdere di significato nel momento in cui non prefigurano un'autonomia dagli ordini della finanza.
di Graziella Mascia
Caro Nichi,
leggo su La Repubblica di oggi, 4 settembre, che alla festa del PD di Reggio Emilia, hai proposto di candidare Prodi al Quirinale, come riparazione per aver fatto cadere il suo governo. Sono sconcertata e addolorata. Si tratta, scrive il giornalista, di una replica alle accuse di Renzi, ma questo mi appare ancora più grave. In due battute, in una polemica che certo non appassiona le centinaia di migliaia di giovani senza lavoro e senza prospettiva, o quelli che devono scegliere se fare la spesa o pagare le bollette, hai liquidato un pezzo della nostra storia e della storia della sinistra.
La scelta di votare contro il governo Prodi, nel 1998, come ricorderai, è stato l’esito sofferto di travagli interni al Partito della Rifondazione Comunista di allora e di confronti in Parlamento e con gli altri partiti del centro sinistra. Discussioni aspre, ma impegnate e serie.
di pubblicogiornale.it
E’ una bomba l’intervista strappata da Piazzapulita, il programma de La7 condotto da Corrado Formigli, a Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e diventato volto e “numero due” del moVimento.
“Casaleggio prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non hanno capito che c’è una mente freddissima molto acculturata molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende”.
“E’ Casaleggio la vera mente del movimento? Il problema è suo” spiega Favia. “Quindi o si levano dai coglioni oppure il movimento gli esploderà in mano.
di Marco Zerbino
«Far contare il lavoro». È questa, in estrema sintesi, la richiesta della Fiom alla politica. Ed è anche il titolo del dibattito che, alla festa dei metalmeccanici Cgil che si apre domani a Torino, vedrà impegnati Nichi Vendola e Maurizio Landini. Ma il presidente della regione Puglia non è certo l’unico esponente politico invitato a «Fiumana 2012», la dieci giorni di discussioni, musica, teatro e gastronomia organizzata dalla Fiom nel capoluogo piemontese dal 7 al 16 settembre. Saranno presenti infatti anche il responsabile economia e lavoro del Partito Democratico Stefano Fassina, il presidente dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro e il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero. Un parterre che sembra rimandare a un nodo centrale: quale spazio ci sarà per i temi del lavoro all’interno della futura coalizione di centrosinistra?
di Laura Maragnani
Il leader del Prc spiega la spending review in casa comunista e chiama a raccolta gli anti Monti.
«Questo Paese ha bisogno di una sinistra di buon senso»: Paolo Ferrero, 52 anni, segretario di Rifondazione («1500 circoli») per l’autunno si è dato un obiettivo da niente: rimettere in piedi la sinistra. Corteggia Fiom, Sel, Idv. Cinguetta con il gruppo Alba sui beni comuni. Assicura: «La sinistra sta rinascendo non solo in Francia e in Grecia ma anche in Italia, grazie alle nostre proposte».
Quali?
No al fiscal compact, patrimoniale sopra il milione di euro, niente Imu sulla prima casa. Tetto di 5 mila euro per pensioni, stipendi di parlamentari e manager pubblici. Salario sociale ai disoccupati. Riassetto del territorio. Lavoro per i giovani.