di Ninni Terminelli
Caro Segretario,
Il PD e' stato la piu' grande delusione della storia del mio impegno politico. Scrivo questa lettera per comunicare le dimissioni da qualsiasi carica ricoperta nel partito e la mia decisione di lasciare il PD.
Il PD aveva il progetto di unire differenti culture politiche per costruire non un nuovo partito, ma un partito nuovo. Il risultato e' che oggi non esistono piu' i partiti che diedero vita al PD e non esiste il PD.
Il partito, e la Sicilia ne e' un emblema drammatico, ha assunto la forma di una SPA.Una brutta e vecchia organizzazione di stampo feudale, ridotta a Palermo ad un coordinamento di comitati elettorali che non a caso hanno portato il PD ad un penoso e irrilevante 7 per cento contro il 23 per cento delle ultime europee e il 17 per cento delle ultime provinciali, quando ancora mi trovavo alla guida del partito palermitano.
di Ugo Mattei
Ritengo un errore per chi voglia candidarsi per portare avanti le ragioni della sinistra stringere un patto politico con il Partito Democratico prima delle elezioni. Non voglio soffermarmi sul terreno tattico, perché su questo piano la sola valutazione che conta è quella di Vendola il quale avrà valutato, da politico di razza quale ritengo sia, i pro e i contro della sua alleanza anticipata. E’ quello strategico il piano su cui invece posso intervenire, perché se lo scopo ultimo deve essere quello di far prevalere idee radicalmente alternative rispetto al riformismo neoliberale, la costruzione di un percorso maggioritario deve prendere in considerazione l’opinione di tutti e quindi anche la mia.
Il Partito democratico è allo stato attuale il più importante e pericoloso interprete del riformismo neoliberale in Italia.
di Salvatore Cannavò
Incentivi pubblici, profitti privati, futuro dell’occupazione. La crisi che attanaglia il settore del fotovoltaico, l’energia pulita prodotta dai pannelli solari, mette in gioco tutto questo e mette in risalto l’assenza cronica di politica industriale che non sia a breve gittata e per interessi mirati.
La società leader del settore, la Solsonica di Rieti, ha attivato la cassa integrazione per i suoi 222 dipendenti. Una cassa integrazione a rotazione che per 16 figure professionali sarà a zero ore mentre i 130 lavoratori interinali, chiamati con contratti a tempo determinato, sono rimasti senza lavoro da un giorno all’altro.
di Rassegna.it
(Labitalia) - “Siamo al fianco dei lavoratori del Sulcis, ai qualli esprimiamo la nostra piena solidarietà. Non possiamo non rilevare che il Paese ha perso la capacità di investire, soprattutto nell’industria mineraria, ma anche in quella estrattiva. Non possiamo non rilevare che siamo rimasti al palo, anche in un momento di forte crisi economica, rispetto al resto dell’Europa, che invece fonda buona parte delle proprie economie e basa i propri investimenti sulle materie prime”. Lo afferma Gianvito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi.
di Argiris Panagopoulos
L'autunno è arrivato e in Grecia sarà sicuramente caldo dopo i nuovi tagli - tra gli 11,5 e i 13,5 miliardi - che entro martedì prossimo dovrà presentare il governo di Samaras. Tra lo sciopero di 48 ore dei dipendenti pubblici locali e le proteste dei farmacisti, i tre leader che sostengono il governo (Samaras, Venizelos e Koubelis), insieme con il ministro della Finanze Stournaras, hanno cercato invano ieri di trovare un accordo sui tagli, vista la paura di aggravare le ferite della classe media e dei ceti sociali che si sono impoveriti drammaticamente negli ultimi tre anni. Sul tavolo un taglio dei cosiddetti «stipendi speciali» del settore pubblico: polizia, militari, diplomatici, magistrati e perfino clero ortodosso.